Il prossimo chipset proprietario high-end del colosso cinese dovrebbe essere presentato nel corso di IFA 2020, per poi arrivare direttamente a bordo del nuovo Mate 40. Richard Yu, durante il China Information Technology Summit 2020, ha confermato alcune delle novità in arrivo, tra cui il chipset Kirin 9000, soluzione definita come il canto del cigno della famiglia di super processori.
Aggiornamento 02/10: Huawei ha postato un teaser ufficiale che richiama direttamente il nuovo chipset Kirin 9000, che potrebbe quindi avvicinare Mate 40. Trovate tutti i dettagli in fondo all’articolo.
Kirin 9000 potrebbe essere l’ultimo chipset di fascia alta di Huawei
Il dirigente di Huawei, sul palco del Summit, ha confermato che il prossimo chipset arriverà con il nome di Kirin 9000 e sarà uno dei SoC più potenti mai prodotti dall’azienda, con tanto di connettività 5G, supporto AI, NPU e una GPU migliorata rispetto all’attuale generazione. Il super processore farà la sua comparsa a bordo di Huawei Mate 40, ma questa notizia cela anche un pizzico di amarezza.
Richard Yu, infatti, ha rivelato che Mate 40 potrebbe essere l’ultimo smartphone del brand ad avere dalla sua un Kirin high-end. Il ban degli USA diventerà effettivo a partire dal 15 settembre (anche se sembra che Huawei stia già correndo ai ripari): se non ci saranno cambiamenti, l’azienda cinese sarà impossibilitata a produrre chip di punta.
Ovviamente Huawei sta investendo tantissimo in Ricerca e Sviluppo, specialmente per fare in modo di staccarsi dalla “dipendenza” dei produttori USA. Tuttavia non sono ancora chiare le tempistiche precise e una volta entrato in vigore il ban, TSMC non potrà più spedire chip all’azienda. Il blocco dei Kirin potrebbe però riguardare solo la fascia alta e non andare ad intaccare le soluzioni mid-range. Già il Kirin 710Aè stato prodotto da SMIC, azienda cinese, e quindi sembra probabile che Huawei continuerà a puntare in questa direzione.
Kirin 9000 in ritardo a causa di TSMC: ecco che cosa sta succedendo | Aggiornamento 04/09
Nelle scorse settimane si è parlato tantissimi della questione Huawei/USA e del ruolo di TSMC. Il produttore di semiconduttori dovrà attenersi allo stop di governo statunitense e gli ordini per il colosso cinese si fermeranno il prossimo 14 settembre. Nonostante ciò le nuove soluzioni a 5 nm e il chipset Kirin 9000 dovrebbero essere pronti per quella data, con uno sforzo enorme da parte di TSMC per allinearsi con l’ordine di Huawei in tempo per il debutto dei nuovi modelli della serie Mate 40.
In tutta questa situazione tanti aspettavano una presentazione dedicata al chipset high-end durante IFA 2020, eppure il virtual keynote non ha riservato sorprese dal punto di vista dei prodotti, focalizzandosi principalmente sulla strategia del brand e sull’apertura dei nuovi flagship store in Europa. Stando a quanto riportato dai media cinesi, in realtà il debutto del Kirin 9000 era inizialmente fissato proprio per la fiera di Berlino. Tuttavia il lancio sarebbe stato posticipato a causa dei ritardi di TSMC: comunque ciò non dovrebbe influire sui prossimi piani del colosso cinese e gli ordini dovrebbero essere consegnati in tempo (ossia entro il 14/15 settembre).
Il ritardo nella produzione di TSMC, in realtà non stupisce più di tanto: Huawei è intenzionata ad avere a disposizione almeno 8 milioni di Kirin 9000, un numero che di certo sta stressando non poco la catena produttiva del chipmaker. Comunque una cosa è certa: il lancio del nuovo SoC è stato solo ritardato e di certo non mancheranno novità nel corso delle prossime settimane.