Nell’epoca in cui ci troviamo, con l’intelligenza artificiale che sta spopolando in tutte le sue applicazioni, i produttori di PC si stanno rincorrendo a lanciare dei prodotti compatibili con le richieste dettate dell’AI.
E dopo aver visto diverse propost di PC Copilot+, ovvero con processori ARM strutturati per l’intelligenza artificiale, è arrivato il momento dell’ASUS Pro Art PZ 13, un tablet 2 in 1 che ha tanto da raccontare, soprattutto grazie alle offerte di cui è già protagonista.
Recensione ASUS Pro Art PZ 13
Design e materiali
L’Asus ProArt PZ13 si distingue per il suo design raffinato e la sua natura ibrida che racchiude le funzionalità di un laptop e di un tablet. E’ proprio grazie alla tastiera staccabile, infatti, che il dispositivo può essere utilizzato in modalità laptop o come un tablet indipendente, perfetto per creativi e professionisti in movimento. La tastiera, sottile e leggera, funge anche da custodia protettiva e supporto per lo schermo e la cosa che vi farà piacere sapere è che per averla non dovrete tirar fuori nemmeno un centesimo in più, in quanto non si tratta di un accessorio extra, ma di un componente già incluso in dotazione.
Tuttavia, però, a differenza dei laptop tradizionali, il collegamento tra tastiera e display non è rigido, il che può rendere l’utilizzo su superfici non piane meno stabile: avere un dispositivo 2 in 1 come questo, spesso, ci porta a dover fronteggiare dei compromessi, e questo è uno di quelli, seppur non si tratti di nulla di insormontabile.
Un aspetto notevole e abbastanza inconsueto è la certificazione IP52, che garantisce una buona resistenza alla polvere e agli spruzzi d’acqua, una caratteristica che rende il dispositivo più robusto rispetto ai laptop e tablet convenzionali. Le dimensioni compatte (29,75 x 20,29 x 0,90 cm) e il peso di soli 850g rendono il PZ13 un dispositivo estremamente portatile e comodo da utilizzare anche in mobilità; in più il case verde con finitura opaca e il cavalletto integrato offrono un tocco di eleganza e praticità.
Sul fronte della connettività, il PZ13 potrebbe risultare un po’ limitato rispetto ai concorrenti presenti sul mercato; non con poco stupore, infatti, ho notato solo la presenza di due porte USB4, una delle quali può essere utilizzata per l’alimentazione, e uno slot SD Express 7.0. Niente possibilità di collegamento di cuffie con standard AUX, ma tramite le due porte si deve provvedere a tutto: insomma, è chiaro che per sfruttare tutto al meglio sarà necessario dotarsi di un hub esterno, per non trovarsi troppo limitati.
Display
Il display OLED da 13,3 pollici con risoluzione 3K (2880 x 1800) e rapporto d’aspetto 16:10 è uno dei punti di forza dell’Asus ProArt PZ13; se avete provato nel corso degli anni un dispositivo di ASUS (per lo più di fascia medio-alta) potrete intuire subito di cosa sto parlando, poichè ASUS è una specialista sul fronte display.
Il pannello è completamente touch-responsive oltre a supportare perfettamente l’utilizzo di penne sullo schermo, garantendo una delle esperienze più fluide e naturali per artisti digitali e fotografi, cui questo dispositivo si rivolge. Il rapporto schermo-corpo dell’87% massimizza lo spazio visivo, mentre la copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 assicura una resa cromatica eccellente e affidabile anche per lavori di grafica professionale.
Nonostante il pannello sia lucido, la gestione dei riflessi è buona, e gli angoli di visualizzazione sono ottimali per modifiche precise di immagini e video. Le modalità colore personalizzabili tramite ProArt Creator Hub, già installato a bordo, permettono di adattare il display a diverse esigenze professionali, come sRGB per il web, DCI-P3 per il cinema e Display P3 per la fotografia.
Se proprio volessi trovare il pelo nell’uovo, menzionerei il refresh rate limitato a 60Hz, che potrebbe non soddisfare chi cerca una fluidità estrema nell’interazione con il pennino.
Hardware e prestazioni
Il ProArt PZ13 si distingue per un comparto hardware che, considerando la sua natura di dispositivo 2-in-1, è sorprendentemente potente. Il cuore del sistema è il Snapdragon X Plus X1P 42 100, un processore octa-core con una frequenza di 3.4GHz e una cache da 30MB, affiancato dalla Qualcomm Hexagon NPU, in grado di raggiungere fino a 45 TOPS per l’elaborazione di operazioni AI; come già visto con altri prodotti, come il SAMSUNG Galaxy Book 4 Edge, si tratta di un notebook appartenente alla categoria dei Copilot+ PC, ovvero dispositivi pensati ed ottimizzati per l’utilizzo delle funzionalità AI.
Per quanto riguarda la grafica, Asus ha scelto una Qualcomm Adreno GPU, una soluzione meno diffusa e collaudata per software professionali rispetto alle più tradizionali opzioni NVIDIA o AMD; seppur questa combinazione può, in alcuni casi, comportare limitazioni di compatibilità, a onor del vero durante i test il dispositivo si è comunque dimostrato in grado di gestire carichi di lavoro importanti. Ad esempio, Adobe Premiere Pro, pur segnalando all’installazione che non è ottimizzato per architetture ARM, ha funzionato senza problemi. Il tablet ha elaborato con fluidità i file provenienti dalla mia Lumix G9 in 4K 10 bit, riuscendo a gestire editing e color grading sia in FHD che in 4K, un risultato notevole per una macchina di questo tipo.
Per quanto riguarda il resto dell’hardware, trattandosi di un tablet, non c’è possibilità di espansione nè di RAM nè di storage. Tuttavia, i 16GB di LPDDR5X si sono rivelati più che adeguati per la gestione di software professionali, mentre il veloce SSD NVMe PCIe 4.0 da 1TB garantisce ottimi tempi di caricamento. Per chi avesse bisogno di espandere lo spazio di archiviazione, le porte USB4 permettono di collegare unità esterne ad alta velocità, fino a 40Gbps, offrendo così una soluzione alternativa alla mancanza di uno slot di espansione interno.
Sebbene il PZ13 sia stato progettato principalmente per il lavoro creativo e professionale, anche nei giochi potrebbe dire la sua; la realtà è che alcuni titoli girano senza problemi, mentre altri non riescono nemmeno a superare la schermata iniziale e questo è dovuto principalmente alla scarsa ottimizzazione dei giochi per la piattaforma Snapdragon, un aspetto che potrebbe migliorare nel tempo con aggiornamenti e maggior supporto da parte degli sviluppatori.
Tastiera e touchpad
La tastiera del PZ13 riprende l’ottima qualità delle tastiere Asus, con una buona corsa dei tasti e una retroilluminazione adeguata, anche se non perfettamente uniforme. Il feedback dei tasti è morbido ma preciso, e ciò non può che rendere confortevole per lunghe sessioni di scrittura la tastiera in questione.
Il touchpad è ampio e supporta gesture intuitive, con funzioni integrate per regolare volume e luminosità tramite scorrimenti laterali, oltre a essere personalizzabile tramite le app di ASUS presenti. Mi è capitato tuttavia, seppur solo in poche occasioni, che la tastiera smettesse di funzionare, probabilmente per qualche bug; tuttavia con un semplice blocco/sblocco dello schermo il problema si risolve in pochi istanti.
Autonomia
La batteria da 70Wh di cui ASUS ProArt PZ13 è dotato, inutile dirlo, garantisce una durata eccellente. In utilizzo standard e quindi intendo semplice navigazione web, modifica di documenti, uso da ufficio insomma, il dispositivo arriva tranquillamente a 10 ore. Con applicazioni più esigenti come Photoshop e Premiere Pro, l’autonomia scende a circa 4-6 ore, comunque all’altezza di dispositivi ben più costosi (ma soprattutto pesanti e fastidiosi da trasportare). Il notebook di ASUS, inoltre, supporta la ricarica rapida fino a 65W, una soluzione vincente per chi il laptop tende a portarlo allo sfinimento e ha bisogno di massima velocità anche in termini di ricarica.
Prezzo e considerazioni
Con un prezzo di di circa 1.500 euro, l’Asus ProArt PZ13 si configura come un’opzione molto interessante per chi cerca un dispositivo versatile, potente e portatile. Tuttavia, la scelta di un processore Snapdragon X Plus potrebbe rappresentare un limite per alcuni utenti, a causa della compatibilità non ottimale con tutti i software, ma se l’obiettivo è un dispositivo per la creatività digitale, il PZ13 è un’opzione altamente consigliata.
In più, grazie a varie offerte online, è possibile riuscire a portarselo a casa con qualcosa in più di 1000 euro, cifra ce lo rende sicuramente appetibile rispetto al suo prezzo di listino iniziale.
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