Xiaomi via dall’India? Il clamoroso rumor, partono altri licenziamenti

xiaomi india

Che Xiaomi non se la stia passando benissimo in India non è una novità: da quando il governo indiano ha intensificato i controlli sui brand cinesi, la compagnia di Lei Jun è stata una delle più attenzionate. Al punto che si è vista sequestrare milioni di dollari per aver apparentemente violato le leggi fiscali indiane, con verifiche che hanno interessato anche altri marchi della rivale Cina quali Huawei, OPPO, vivo, Realme e OnePlus. E secondo le ultime indiscrezioni, le crescenti tensioni e la crisi tecnologica avrebbero spinto l’azienda non soltanto a effettuare tagli al personale ma anche prendere in considerazione l’ipotesi di lasciare il mercato indiano.

Xiaomi potrebbe abbandonare il mercato indiano: ecco quanto c’è di vero

Xiaomi India sequestro violazione legge

Partiamo dalla notizia più quotata: nelle score ore, i media indiani hanno riportato che Xiaomi India starebbe ridimensionando la sua presenza nel paese. Si parla di una forza lavoro ridotta da circa 1.500 dipendenti a inizio 2023 a meno di 1.000 dipendenti, una ristrutturazione aziendale che si sarebbe rivelata necessaria per venire incontro alle difficoltà riscontrate, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e allocare meglio le risorse lavorative.

Per la prima volta dopo molti anni, infatti, Xiaomi ha perso il primo posto in India, soffrendo la crisi di mercato con cali a doppia cifra, una situazione che secondo gli analisti avrà effetti su scala globale e non solo circoscritti all’India. A inizio anno, dopo nove anni di collaborazione, ha dato le sue dimissioni Manu Kumar Jain, precedentemente capo e volto della divisione indiana di Xiaomi e successivamente vice presidente della divisione Global.

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Passiamo alla parte più clamorosa, riportata dagli insider indiani di Equal Leak, ovvero che Xiaomi starebbe valutando di lasciare l’India, un’ipotesi che per quanto non ci riguardi da vicino avrebbe ripercussioni dalla forte magnitudo. Per anni, l’azienda è stata il brand #1 dell’India, che di fatto è diventata una delle nazioni più importanti in assoluto per Xiaomi, nonostante le recenti flessioni negative. Equal Leak specifica però che non si tratterebbe di un addio totale: secondo i rumor, Redmi resterebbe e diventerebbe l’unico marchio operativo in India, il ché potrebbe anche aver senso. Secondo i dati di vendita, oltre il 70% delle vendite in India sono a marchio Redmi, più economico e accessibile rispetto a quello Xiaomi, che soffre la concorrenza di Apple e Samsung, che da sole hanno la quasi totalità dei guadagni.

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