Xiaomi vuole iniziare a farsi i display da sola

xiaomi display

Nel mare magnum della telefonia, i produttori che si realizzano i componenti da soli si contano sulle dita di una mano e fra questi non c’è Xiaomi. Principalmente è Samsung l’unica in grado di farsi quasi tutto da sola, in particolar modo memorie, fotocamere ma soprattutto display. E sono proprio i suoi schermi quelli che troviamo sulla stragrande maggioranza dei telefoni in circolazione, soprattutto quando parliamo di schermi OLED. Una volta avrei nominato anche LG, ma sappiamo bene come l’azienda coreana abbia abbandonato il mercato smartphone. Vien da sé che è dalle fabbriche di Samsung Display che molte aziende devono passare per la realizzazione dei propri smartphone. Una dinamica che va ovviamente a vantaggio di Samsung, che può così guadagnare anche dalla vendita dei prodotti di rivali come Xiaomi.

Negli anni, comunque, sono nate realtà alternative a Samsung e LG, sia in ambito LCD che OLED. Se si guarda alla Cina, oltre a BOE c’è Tianma, azienda poco blasonata ma che realizzato anche schermi di pregio come quello che trovavamo sul vecchio ZUK Edge. Seppur sia poco conosciuto, parliamo di un produttore non propriamente alle prime armi, nato nel 1983 a Shenzhen e successivamente affiancatosi alla divisione display del colosso giapponese NEC, da cui ha poi ereditato fabbriche e tecnologie.

Xiaomi annuncia una partnership con un noto produttore di display

E si sa, in Cina c’è una certa tendenza fra le aziende a collaborare quando si parla di slegarsi dal resto del mondo. Non sorprende, quindi, che Xiaomi e Tianma abbiano da poco annunciato una partnership che le porterà a lavorare a stretto contatto. Da questa alleanza nascerà una nuova struttura contenente laboratori, all’interno del Wuhan G6 Industrial Base dove Tianma ha alcune delle sue fabbriche in Cina.

xiaomi tianma

Combinando l’esperienza di Xiaomi nel mondo dell’elettronica di consumo e quella di Tianma nella produzione di schermi, l’obiettivo è quello di sviluppare nuove tecnologie nel campo dei display. Nei laboratori di ricerca e sviluppo di Wuhan verranno studiati attrezzature, materiali e tecniche per realizzare pannelli sempre più sottili, leggeri, compatti e poco energivori. In questo modo, come dichiara Cheng Wei, vice presidente di Tianma, si punta ad accelerare il ciclo di sviluppo di nuovi pannelli e il loro debutto sui prodotti finali.

xiaomi mi mix fold

Allo stato attuale, la produzione dei display vede negli smartphone pieghevoli l’ultimo baluardo tecnologico, settore dove è proprio Samsung ad avere quasi il monopolio. Sempre dalle fabbriche della compagnia sud coreana nascono i pannelli che troviamo sugli smartphone pieghevoli di Xiaomi, OPPO e vivo. Unica eccezione degna di nota è Huawei, visto che gli schermi del pieghevole Mate X2 sono forniti dalla cinese BOE. E visto che Tianma produce da anni schermi flessibili, non è da escludere che Xiaomi possa emanciparsi da Samsung per i suoi prossimi modelli.

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