La compagnia di Lei Jun sta vivendo sicuramente un periodo d’oro, con una crescita costante e tanti successi anche per quanto riguarda Redmi, pronta a lanciare a breve nuovi smartphone e l’ineditasmart TV. Nonostante ciò, il report in merito traguardi finanziari del Q2 2019 mostra una crescita più lenta del solito e il motivo potrebbe celarsi dietro Huawei, brand connazionale con cui Xiaomi si contende il mercato cinese.
Xiaomi e Huawei: questo il quadro finanziario del secondo trimestre del 2019
Secondo il report, i ricavi di Xiaomi sono cresciuti del 15% nel corso del secondo trimestre del 2019 e sono saliti a quota 51.95 miliardi di yuan, con uno stacco marcato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (con una crescita di 45.24 miliardi di yuan). Eppure l’azienda cinese è cresciuta del 27% durante il Q1 2019, dettaglio che indica che il trimestre successivo sia stato frenato.
Che cos’è successo in questi mesi? Il periodo coincide proprio con il ban di Huawei e lo scontro con gli USA, un evento che ha reso gli utenti cinesi molto più sensibili e solidali verso il colosso tecnologico. IDC conferma che la quota di mercato di Huawei e Honor è schizzata al 37% (dal 27.4% dello scorso anno) durante il Q2 2019, un aumento che ha portato automaticamente ad un calo delle spedizioni per i competitor… tra cui Xiaomi.
Come se non bastasse, il CFO della compagnia di Lei Jun Chew Shou Zi ha rivelato che l’azienda si è lanciata in alcuni investimenti strategici. Questi sarebbero finalizzati alla realizzazione di una “catena di approvvigionamento cinese”, puntando su società di chip e dispositivi audio come Versilicon e Bestechnic. Il motivo? Ovviamente il timore che la lotta degli USA contro le aziende cinesi vada oltre il proposito di frenare Huawei.