Lo afferma lo studio di analisi TrendForce: nel 2023, le vendite di smartphone pieghevoli “potrebbero salire alle stelle“, registrando una crescita annuale pari al +43%. Durante l’anno in corso, infatti, i vari marchi sul mercato porterebbero a casa una cifra attorno ai 18,3 milioni di unità spedite su scala globale. Numeri importanti, ma che rappresenterebbero ancora solo l’1,6% del mercato complessivo e che soprattutto si dimostrano ben più modesti rispetto alle stesse previsioni del celebre team di Counterpoint Research. Anche perché, in entrambi i casi, gran parte dei dubbi sulle previsioni riguarderebbero la presenza nel settore foldable di Apple.
Previsioni di vendita più moderate per gli smartphone pieghevoli, Apple sarà l’ago della bilancia
Sempre secondo TrendForce, nel 2024 la crescita sarà leggermente più bassa: un +38% corrispondente a 25,2 milioni di smartphone pieghevoli venduti, un corrispettivo del 2,2% del mercato globale. Entro il 2027, le vendite salirebbero a 70 milioni, arrivando a rappresentare in maniera più consistente il 5% del mercato. Questo significherebbe che fra 4 anni 1 smartphone ogni 20 sarebbe un pieghevole, anche se è una previsione più sottotono rispetto agli oltre 100 milioni di pieghevoli che Counterpoint prevede per il 2027.
Questo perché, al contrario di TrendForce, secondo Counterpoint già nel 2025 potremmo assistere al debutto del primo iPhone pieghevole, il quale innalzerebbe in maniera corposa le vendite del settore. Tuttavia, i dubbi ci sono e non sono pochi, dettati anche dal fatto che si vociferava che i primi foldable Apple sarebbero stati iPad e MacBook e che per entrambi ci vorrebbero ancora anni prima del debutto.
Da sempre, Apple attende ben più di altri produttori prima di fare sua una tecnologia, specialmente quando delicata come nel caso degli smartphone in grado di piegarsi. Fintanto che l’avanzamento tecnologico non avrà raggiunto gli standard qualitativi di Apple, non vedremo un iPhone pieghevole, ma allo stesso tempo questo avanzamento comporterà anche una riduzione dei costi. Per TrendForce, sarà il calo del costo dei componenti, specialmente schermi e cerniere, che consentirà di scendere sotto la soglia dei 1.000$.
Inoltre, l’aumento delle vendite previsto per i prossimi anni sarebbe dettato anche dall’espansione brand cinesi: dei 18,3 milioni di unità previste per il 2023, 12,5 milioni sarebbero di Samsung, la cui quota di mercato sarebbe comunque in calo dall’82% del 2022 al 68% del 2023. Al secondo posto ci sarebbe un’incalzante Huawei al 14% (2,5 milioni di unità), a cui seguirebbero OPPO al 5% e Xiaomi al 4%.
Un’affermazione che sembra quasi contro tendenza, visto che tutti i produttori cinesi, Huawei compresa, sono ormai soliti vendere i propri top di gamma solamente in Cina, come spiegato in questo video-editoriale. Secondo l’analisi di TrendForce, però, i brand cinesi starebbero dando maggiore importanza al proprio mercato locale per compensare la crisi economica provocata dalla pandemia. Nel frattempo, altri produttori come OnePlus e Realme si starebbero accingendo a fare il loro debutto nel mondo pieghevole, nonostante i ritardi di OnePlus Open e il titubare di Realme.
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