Lei Jun conferma nuovi dettagli, anche sul prezzo | Aggiornamento 07/04
Il mega evento di marzo non ha portato solo smartphone top comeMi 11 Ultra e modelli “alternativi” comeMi MIX Fold, ma anche la conferma ufficiale del futuro di Xiaomi e della sua auto elettrica smart. Tuttavia le novità non finiscono qui, grazie ad una serie di post di Lei Jun: il dirigente ha svelato alcuni dettagli che potrebbero farci capire il percorso intrapreso dalla compagnia. Per prima cosa il CEO ha lanciato un sondaggio sul social Weibo, in cui chiede agli utenti dei suggerimenti sul nome del primo veicolo elettrico di Xiaomi.
Per quanto riguarda il periodo di uscita, dovremmo avere qualcosa di concreto entro i prossimi 3 anni, come già pronosticato da indiscrezioni precedenti. Inoltre, dai vari botta e risposta tra Lei Jun e gli appassionati sono emersi altri dettagli importanti: per prima cosa l’auto di Xiaomi sarà un SUV o una berlina (praticamente in stile Testla Model X o Y), come sottolineato dallo stesso CEO. Questa precisazione è nata dal fatto che vari Mi Fan avrebbero voluto un modello sportivo e quindi il dirigente ci ha tenuto a mettere le cose in chiaro fin da subito.
Inoltre il prezzo non è stato ancora definito ma l’azienda punta alla fascia medio alta, con una cifra intorno ai 100.000 ed i 300.000 yuan, ovvero tra i 13.000€ ed i 37.000€ al cambio attuale. Diciamo che lo scarto è parecchio ampio ma almeno abbiamo un’idea della fascia di prezzo nelle mire della casa cinese.
Xiaomi Auto, Automobile o Mi Car, quale sarà il nome? | Aggiornamento 15/04
A seguito del sopracitato sondaggio fatto proprio da Lei Jun su come dovrebbero chiamarsi le automobili di Xiaomi, è chiaro che bisogna fare un po’ di chiarezza in merito al nome di quella che oggi definiamo semplicemente “Xiaomi Auto“. C’è da dire che anche questo appellativo non è affatto casuale, visto che il brand ha registrato il marchio così com’è prima ancora che ufficializzasse l’entrata nel settore automobilistico, insieme al nome “Xiaomi Automobile”. Inizialmente sembrava una mossa precauzionale, ma poi è diventata la notizia concreta che tutti conosciamo.
Ma pare che i marchi registrati, che alimentano quindi il “toto-nome” per l’automobile di Xiaomi, non sono affatto terminati. Infatti, è richiesta di queste ore del marchio “Mi Car“, o meglio di “Mi Che” (米车), per ben 12 veicoli di trasporto. Il marchio si abbina poi anche una sorta di logo che effettivamente non sfigurerebbe affatto su una vettura Xiaomi, registrato qualche anno fa. Inoltre, potrebbe anche essere coerente perché sarebbe effettivamente come un qualsiasi prodotto Consumer del brand come può essere un Mi 11. Ovviamente, queste sono supposizioni basate su questi fatti, quindi va presa sempre presa con le pinze la questione del “nome”.
Ecco perché Xiaomi ha ufficializzato le auto 3 anni prima | Aggiornamento 23/04
In queste settimane si è parlato continuamente di automobili su suolo cinese, da Huawei sempre più Regina del software per auto a Xiaomi ed i suoi piani ufficiali. E proprio questi ultimi sono stati soggetti a dibattito tra gli esperti e gli utenti, chiedendosi perché se la produzione inizierà non prima dei 3 anni, si sono fatti annunci tanto importanti.
A provare a dare una risposta è stato Wang Xiang, presidente di Xiaomi Group, dichiarando che questa politica avviata da Lei Jun è fondamentale per approvvigionarsi in tempo di risorse a livello globale ma soprattutto per lo sviluppo della suddetta auto. Ed allo stesso fondatore del brand non mancano di certo “amici” con cui realizzare soluzioni automobilistiche di grande livello. Quindi la regola “prevenire è meglio che curare” non può che far bene a Xiaomi.
Xiaomi punta in alto: vicino l’arrivo del Direttore Operativo di Ford China e NIU? | Aggiornamento 08/05
Comincia lo “scouting” per la divisione automobilistica di Xiaomi. Infatti, secondo gli ultimi rumors del settore, pare che Zhu Jiang, ex NIU e attualmente COO dimissionario di Ford Cina, oltre che responsabile del progetto per la Mustang elettrica, sarebbe in trattative con Xiaomi, ma non solo.
Per il settore locale, una figura di spicco come Zhu sarebbe l’ideale per iniziare un business redditizio come aspira Xiaomi, che non è nuova al reclutamento di elementi di un certo nome da altri colossi. ZhuJiang in passato ha ricoperto ruoli di rilievo sia in BMW, sia in MINI, sia in Lexus ma anche per la divisione Amazon Kindle. Bisognerà capire gli sviluppi, ma Lei Jun punta da subito a partire bene.
Il team si espande | Aggiornamento 15/06
Ci vorranno anni prima di assistere al lancio della prima auto elettrica targata Xiaomi, ma il progetto sta continuando a prendere forma. Come già suggerito dai rumors sull’ex dirigente Ford, dalla Cina arrivano nuove voci in merito all’espansione del team incaricato. La compagnia avrebbe aperto diverse posizioni per reclutare addetti a vari comparti lavorativi. Fra questi troviamo assunzioni per lo sviluppo di mappe in alta precisione, software simulativi, creazione di algoritmi millimetrici ed altro ancora. Tutte assunzioni che avranno luogo nella sede ad Haidian, in quel di Pechino.
Scopriamo anche che Xiaomi avrebbe chiesto di collaborare con Great Wall Motor, la più grande produttrice automobilistica in Cina. Ma quest’ultima non avrebbe accettato, pertanto Xiaomi si starebbe preparando per fare tutto in indipendenza.
Xiaomi e SAIC assieme? | Aggiornamento 12/07
Nel mentre Xiaomi prepara il suo team per la realizzazione del progetto auto, il CEO Lei Jun è stato avvistato nelle sedi di varie case automobilistiche. Dopo BYD, Great Wall e Wuling, il patron Xiaomi è stato “paparazzato” all’interno di SAIC Motor (Shanghai Automotive Industry Corporation). Parte dei “Big 4” dell’industria cinese assieme a Changan Automobile, FAW Group e Dongfend Motor Corporation, ha sede a Shanghai ed è una delle tappe del percorso che sta svolgendo il fondatore di Xiaomi.
Come affermato dallo stesso Lei Jun, negli ultimi 3 mesi ha effettuato 85 visite del genere, potendo così dialogare con oltre 200 veterani del settore, partecipando a riunioni ed ottenendo informazioni utili per il succitato progetto. Nel caso di SAIC, parliamo di una compagnia che sta ottenendo un forte successo nel mondo delle auto EV, come dimostrano le vendite della Hong Guang Mini EV. Realizzata in collaborazione con General Motors, costa solo 4.500 dollari e non sorprende che abbia superato il colosso Tesla nelle vendite.
Xiaomi punta sulla tecnologia a guida autonoma | Aggiornamento 02/08
Arrivano novità per Xiaomi Auto, direttamente dal profilo ufficiale di Lei Jun: la compagnia cinese è alla ricerca di 500 esperti nel campo della guida autonoma, destinati – ovviamente – alla divisione automobilistica del brand. Il poster dedicato alla campagna di assunzioni è senza peli sulla lingua: Xiaomi ha intenzione di creare la propria tecnologia a guida autonoma, la quale debutterà a bordo delle sue auto smart.
Purtroppo non ci sono altri dettagli ed è ancora tutto molto nebuloso. Comunque è chiaro che l’impegno di Xiaomi verso questa nuova avventura non è di certo lieve: con questa novità la casa di Lei Jun punta in alto e prova ad inserirsi in un settore molto particolare e discusso. Tra parentesi, proprio di recente Huawei ha dato il via ai suoi piani per un sistema a guida autonoma proprietario.
Intanto, a riprova della serietà di Xiaomi, arrivano novità anche sul fronte degli investimenti nel settore automobilistico. Per la precisione, la casa di Lei Jun ha partecipato ad una sessione di investimenti dedicata a GeometricalPal, società con sede a Shanghai specializzata nello sviluppo di imaging radar, sensori e tecnologia ADAS. Insomma, si tratta di una realtà che si occupa di guida autonoma e questa prima tornata di investimenti (oltre a Xiaomi troviamo anche nomi del calibro di Baidu) servirà per accelerare la produzione di massa di una nuova generazione di sistema integrati software/hardware. Man mano che aumentano le notizie in merito a Xiaomi Auto siamo sempre più curiosi di quello che sarà il futuro di questa nuova avventura della compagnia cinese!
Xiaomi acquisisce un’azienda automobilistica? | Aggiornamento 19/08
Continuano i rumors sul futuro del progetto Xiaomi Auto, la cui evoluzione potrebbe passare per l’acquisizione di un’altra azienda. Fonti vicine alla vicenda parlano di come il gruppo immobiliare cinese Evergrande starebbe trattando con Xiaomi per la cessione della sua divisione di auto elettriche. Si tratterebbe del gruppo New Energy Vehicle, la cui cessione servirebbe ad Evergrande per ridurre il debito accumulato ed ovviamente a Xiaomi per acquisire asset utili. In particolar modo l’acquisizione di impianti di produzione di veicoli elettrici, un elemento essenziale per poter portare avanti questo progetto di Xiaomi. Le tre basi di produzione di NEV sono situate nelle zone di Guangzhou, Shanghai e Tianjin.
Xiaomi acquisisce Deepmotion | Aggiornamento 26/08
Continua il piano di investimenti in ambito automobilistico da parte di Xiaomi, adesso con l’acquisizione per 77,4 milioni di dollari della startup Deepmotion. La compagnia è impegnata nello sviluppo di software di assistenza alla guida, necessari per lo sviluppo di un sistema di guida autonoma. Ecco quanto confermato dal presidente Wang Xiang: “Attraverso questa acquisizione, speriamo di ridurre il tempo di commercializzazione del nostro prodotto. Vogliamo accelerare la nostra ricerca e sviluppo sulla guida autonoma“.
La notizia dell’acquisizione arriva in seguito alla pubblicazione dei risultati finanziari relativi al Q2 2021. Il fatturato di Xiaomi ha toccato 11,5 miliardi di euro, con un utile pari a 825 milioni di euro, cioè un aumento rispettivamente del +64% e del +87,4% rispetto al Q2 2020.
Xiaomi EV avvia l’era delle auto elettriche del brand | Aggiornamento 02/09
Sebbene Xiaomi abbia annunciato in questi mesi tante novità in merito alla realizzazione delle sue auto, non aveva ancora annunciato un business o comunque un’azienda che se ne occupasse direttamente. Ebbene, pare che ora ci sia dentro a tutti gli effetti. Infatti, è nata Xiaomi EV, che però non ha ancora definito se effettivamente sarà la produttrice di un’auto full electric o se riguarderà componenti per auto elettriche. L’investimento effettuato per quest’iniziativa è stato di circa 1.3 miliardi di euro (10 miliardi di yuan). Insomma, d’ora in poi dovremo aspettarci novità direttamente da questa nuova azienda, a cui pare Lei Jun faccia comunque capo.
Nasce l’intesa fra Xiaomi e FAW? | Aggiornamento 13/09
Come ci fanno sapere i media cinesi, il presidente Xiaomi è andato in visita al quartier generale di FAW Group. Dopo SAIC Motor, sta proseguendo il piano di valutazione da parte di Lei Jun nei confronti delle varie case automobilistiche cinesi. Per chi non lo conoscesse, FAW è l’acronimo di First Automobile Works ed è la prima casa automotive nella storia della Cina. Nella sua produzione non ci sono soltanto automobili, ma anche pullman, camion e componenti varie, nonché vari brand come Hongqi e joint ventures con Toyota, Volkswagen e General Motors.
L’incontro è avvenuto fra Lei Jun e i principali funzionari di FAW e del governo della provincia di Jilin (dove ha sede l’azienda). Come dichiarato dal segretario del Comitato provinciale, “Xiaomi ha una forte capacità di ricerca e sviluppo e produzione nei settori dell’elettronica di consumo. Jilin ha una buona base industriale, una forte forza nella ricerca scientifica e una sufficiente riserva di talenti. Pertanto, la cooperazione tra le due parti nei settori della produzione automobilistica ha ampie prospettive“. Non resta che capire quale brand parteciperà alla realizzazione della prima auto elettrica di Xiaomi.
Quando arriva la prima auto elettrica di Xiaomi? | Aggiornamento 19/10
I primi dettagli in merito all’autoelettrica di Xiaomi arriveranno di certo il prossimo anno, ma per il debutto sul mercato bisognerà pazientare ancora più a lungo. Tramite un evento ufficiale, Lei Jun ha finalmente alzato il sipario sul periodo di uscita della primissima auto del brand cinese e no, non si tratta di un progetto a breve scadenza (anche se poteva andare molto peggio). La produzione di massa dell’auto elettrica di Xiaomi comincerà ufficialmente (salvo cambiamenti successivi) durante la prima metà del 2024: ciò vuol dire che per l’effettiva commercializzazione bisognerà attendere la fine dell’anno. Oppure, volendo essere leggermente più pessimisti, l’arrivo sul mercato cinese potrebbe slittare ai primi mesi del 2025.
La prima fabbrica dedicata all’assemblaggio sarà situata a Yizhuang (Pechino), lasciando intendere che almeno inizialmente l’auto sarà riservata alla Cina. Per ora, comunque, non sappiamo se e quando questa novità uscirà dalla patria di Xiaomi per diventare internazionale.
Parte la costruzione della fabbrica | Aggiornamento 27/11
Come anticipato in precedenza, il quartier generale di Xiaomi Automobile Technology sarà situato nella periferia sud-orientale di Pechino, più precisamente nella zona di Yizhuang. Lo conferma l’amministrazione locale, confermando come l’espansione di Xiaomi continuerà laddove è nata, cioè nella città di Pechino. Xiaomi ha siglato l’accordo con il comitato Beijing Economic – Technological Development Area, evento a cui era presente anche il CEO Lei Jun e il presidente Wang Xiang.
Non sono usciti dettagli sulle cifre in ballo, ma la fabbrica sarà costruita in due fasi, che sommate porteranno a una produzione di fino a 300.000 auto all’anno. Nella zona di Yizhuang non ci sarà soltanto la fabbrica vera e propria, ma anche il centro di ricerca e sviluppo, la sede principale e un centro vendite per quando arriveranno i primi veicoli (previsti per il 2024). È interessante notare che, sempre nella stessa zona, troviamo altri colossi come l’e-commerce JingDong, il chipmaker fab SMIC e Baidu (la Google cinese), anch’essa all’opera per realizzare veicoli autonomi.
Xiaomi Auto assume un nuovo membro | Aggiornamento 17/01
Lo scorso venerdì, Xiaomi ha annunciato l’assunzione di Yu Liguo, il nuovo vice presidente della divisione che si occuperà della prima auto. Si occuperà della coordinazione della gestione di Xiaomi Auto, inclusa la creazione di talenti per lo sviluppo della compagnia. Egli è noto nel settore per essere stato dirigente di BAIC, una delle principali case automobilistiche della Cina dalle cui fabbriche passano anche le auto Hyundai e Mercedes re-brandizzate per la Cina. Al suo interno si è occupato della pianificazione strategica energetica dell’azienda, degli investimenti e della cooperazione nelle joint venture. Inoltre, ha guidato la creazione del marchio Arfox, sussidiaria che ha collaborato a stretto contatto con Huawei per integrare HarmonyOS nelle loro auto elettriche.
Prima dimostrazione ufficiale | Aggiornamento 12/08
Finalmente l’auto elettrica Xiaomi sta iniziando a concretizzarsi: nell’ultimo evento dal vivo, Lei Jun ha parlato al pubblico degli ultimi sviluppi del progetto ma soprattutto ha mostrato un video con il sistema di guida autonoma Xiaomi all’azione.
Collaborazione con BAIC | Aggiornamento 26/08
A causa del blocco derivante dai ritardi nell’ottenimento delle licenze necessarie per produrle in proprio, Xiaomi potrebbe decidere di affidarsi a terze parti per produrre le sue auto elettriche. Arrivano dalla Cina nuove informazioni sulle trattative avviate da Xiaomi per trovare un’azienda partner. Secondo fonti interne, potrebbe essere proprio BAIC (Beijing Automotive Group Co) la società dalle cui fabbriche uscirebbero i veicoli ingegnerizzati dall’azienda di Lei Jun; negli accordi fra le due parti ci sarebbe anche la possibilità che Xiaomi acquisti una partecipazione in uno dei tre stabilimenti Hyundai Pechino (joint venture fra la compagnia sud coreana e quella cinese).
Nessuna collaborazione? | Aggiornamento 01/09
Si era parlato della partnership con SAIC, FAW e BAIC, ma a quanto pare sarà la sola Xiaomi a occuparsi della costruzione della sua prima auto elettrica. Come già suggerito in precedenza, Xiaomi ha in cantiere la costruzione di una fabbrica nella zona di Yizhuang con una capacità iniziale di produzione annuale pari a 150.000 veicoli elettrici per arrivare a pieno regime a 300.000. Non mancherebbero difficoltà, con Xiaomi che non avrebbe ancora raggiunto un accordo definitivo per le licenze necessarie per operare da parte della National Development and Reform Commission: secondo i dirigenti Xiaomi sarebbe solo questione di tempo, ma c’è anche chi suggerisce che ciò potrebbe far slittare i piani previsti per il 2024.
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