L’abbiamo affermato in più occasioni: il 2022 è un anno nero per il mercato degli smartphone. I dati di vendita evidenziano come la ripresa dello scorso anno sia stata prontamente annullata dagli scarsi risultati economici raggiunti in questi mesi. E le cause sono molteplici: la crisi dei semiconduttori che non accenna a placarsi, ma anche gli effetti della crisi energetica, per non parlare delle conseguenze del conflitto fra Russia e Ucraina. Ma il dato interessante, portato alla luce dagli analisti di Counterpoint Research, è che questa crisi dei telefoni stia quasi paradossalmente colpendo più la fascia economica che quella premium.
I consumatori spendono sempre di più per gli smartphone premium
Se si guarda alle vendite avvenute durante scorso Q2 2022, il mercato degli smartphone premium oltre i 400$ si è dimostrato il più performante su scala globale per il nono trimestre consecutivo. Ancora più incisivo è il dato relativo ai modelli con prezzi oltre i 1.000$: la crescita annuale registrata ammonta al +94%, rappresentando un quarto del mercato premium e un quinto dei profitti globali. Di conseguenza, il prezzo medio degli smartphone premium venduti sale alla cifra record di 780$. Una dinamica che ha permesso al mercato premium di compensare il calo del -8% nelle vendite, registrando comunque ricavi stabili.
Come affermano gli analisti di Counterpoint, i consumatori più facoltosi (meno colpiti da crisi economica e inflazione) hanno investito quello che non hanno potuto spendere in viaggi in altro, fra cui prodotti elettronici; in particolare quegli smartphone con cui intrattenersi a casa (lockdown in Cina).
Ma chi è che sta guidando il mercato degli smartphone più costosi in commercio? In prima posizione c’è sempre Apple, che rimane stabile in cima alla classifica con il 57% del mercato premium; ancora più impressionante è il dato se si parla di top di gamma 5G sopra i 1.000$, dove Apple si aggiudica il 78%. Va un po’ meglio anche a Samsung, in crescita al 19% del settore grazie alle vendite di Galaxy S22 Ultra (il top di gamma Android più venduto di questi mesi) e al monopolio conquistato nel mondo dei pieghevoli. Se c’è stata questa crescita è anche per Huawei, in crisi ormai da anni al punto da aver spinto il suo fondatore a lanciare pubblicamente un allarme sulla situazione economica globale.
Se a inizio 2021 Huawei manteneva ancora la quarta posizione del mercato premium era grazie soprattutto alla Cina, da sempre roccaforte per le vendite della compagnia. Nonostante ciò, fra i brand cinesi soltanto vivo è riuscita a capitalizzare sulla sua decrescita, salendo al 4% della fascia premium e superando per la prima volta la “cugina” OPPO (-3%); quest’ultima, così come Xiaomi (-2%), sta soffrendo soprattutto la crisi economica in Cina. Concluda la classifica la sezione “Altri”, che se è in crescita del +4% è soprattutto per merito di Honor, che in un certo senso ha impugnato la fiaccola di Huawei, registrando ottime vendite per modelli quali Honor 70 e Magic 4.
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