Da quando il ban USA ha colpito Huawei, la compagnia cinese si è vista costretta a ridimensionare pesantemente il suo business mobile. L’azienda ha iniziato a produrre molti meno smartphone di prima, specialmente nella fascia alta. C’era una volta una Huawei che cercava di alzare l’asticella, grazie soprattutto alla divisione HiSilicon e i suoi potentissimi chip Kirin. Ma la crisi si fa sentire: i guadagni sono sempre più in netto calo, aziende partner come Leica se ne vanno e l’appeal verso i suoi prodotti premium è ai minimi livelli. Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare nel corso del prossimo anno, perché Huawei starebbe valutando di tornare alla strategia dei due top di gamma annuali.
Se nel 2019 Huawei lanciava qualcosa come 40 modelli sul mercato (senza contare quelli sotto il marchio Honor), quest’anno ne abbiamo visti “soltanto” 11. Questo ridimensionamento si fa ancora più marcato se ci si concentra solo alla fascia alta: nel 2020 venivano presenti Huawei P40, P40 Pro e P40 Pro+ ma anche Mate 40, Mate 40 Pro, Mate 40 Pro+, Mate 40 RS Porsche Design e il pieghevole Mate XS. Una scelta piuttosto ricca ma non più sostenibile per la Huawei odierna, che nel 2021 si è limitata a presentare sulla serie Huawei P50, comprensiva del modello Pro e del flip phone Pocket.
Huawei vuole riportare in auge la strategia del doppio top di gamma annuale
Per la prima volta, Huawei ha deciso di far saltare un anno alla serie Mate, concentrandosi unicamente sulla serie P. Di conseguenza, il 2022 sarà l’anno soltanto di Huawei Mate 50, mentre per la serie P60 dovremo attendere il prossimo anno. Ma proprio il 2023 potrebbe essere un anno di cambiamento per Huawei, che starebbe valutando di tornare ad avere serie P e Mate nello stessoanno, più nello specifico la serie P60 (di cui abbiamo già i primi rumors) e Mate 60.