Pur essendo nata come una startup una decina d’anni fa, Xiaomi ha rapidamente mostrato al mondo intero di essere in grado di fare di tutto. Non solo smartphone e tablet ma anche notebook, router, smart TV, wearables, cuffie, monopattini, elettrodomestici, lampade, giocattoli, vestiti, zaini. E questo solo per citare le tipologie di prodotti disponibili in Italia: se estendessimo il discorso anche alla Cina potrei stare tutto il giorno a scrivervi dell’ecosistema YouPin. Per non parlare della quantità di servizi su cui si fonda il marchio di Lei Jun, nato proprio nell’ottica di vendere elettronica a basso costo per diffondere servizi software.
Come vi ho spiegato nell’editoriale sulla storia della MIUI, la UI Xiaomi nasce ancora prima degli smartphone, con l’idea che renderla una delle principali fonti di incasso per l’azienda. Pensiamo alla piattaforma Xiaomi Mi Pay, che da noi non è disponibile ma che in Asia è praticamente l’equivalente di Paypal, potendo gestire pagamenti in mobilità ma anche bonifici, abbonamenti, bollette e altro ancora. Recentemente vi abbiamo riferito dell’introduzione della garanzia premium MiCare anche in Italia, ma potrei citare anche il bizzarro distributore automatico di smartphone e gadget Mi Express Kiosk. O perché no, anche l’affascinante camper domotico.
Un brevetto suggerisce il lancio di un operatore telefonico da parte di Xiaomi
Insomma, Xiaomi non è nuova a sperimentare con l’espansione del proprio ecosistema di servizi. Per esempio, in passato si è parlato di Xiaomi come corriere e persino come azienda dedita ai viaggi, ma con Xiaomi Mobile si passa a un livello ancora successivo. Questo è il nome del marchio che la compagnia ha depositato, attirando sin da subito le attenzioni mediatiche. La compagnia non ne ha ancora minimamente parlato, ma possiamo già farci un’idea basandoci sulle informazioni del marchio.
Il nome Xiaomi Mobile non può non ricordare quello di China Mobile, uno dei principali operatori telefonici che operano in Cina assieme a China Telecom. A ciò aggiungiamo il logo depositato da Xiaomi, rappresentante le bande di ricezione che siamo soliti vedere sullo schermo dei telefoni. Un logo che richiama anche a quello “Mi” di Xiaomi, con le tre stanghette che rappresentano la “M” e la quarta la “I” con tanto di pallino sopra.
Le informazioni allegate ai documenti depositati da Xiaomi parlano di Xiaomi Mobile come di un servizio per “finanza, vendite pubblicitarie e servizi di comunicazione“. Tutto sembra puntare alla possibilità che Xiaomi si introduca al mondo dei servizi telefonici, ma difficilmente la vedremo confrontarsi con realtà come TIM, Vodafone e Wind3. Premettendo che un servizio del genere debutterebbe prima in Cina che da noi, è altamente plausibile che Xiaomi possa servirsene per garantire il supporto eSIM sui propri prodotti. Non resta che attendere per vedere se Xiaomi si pronuncerà ufficialmente in merito.
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