Da tempo l’attenzione di produttori ed utenza in fatto di smartphone si è spostata sulla qualità delle fotocamere. I telefoni sono sempre più potenti e con schermi sempre più ampi. Pertanto i comparti hardware in cui muoversi più concretamente sono rimasti due: autonomia e fotocamere. Sotto il primo punto di vista ci sono ancora forti limiti, non tanto nelle tecnologie di ricarica quanto nelle batterie stesse. Ben diverso è il discorso delle fotocamere, con novità e migliorie varie a cadenza quasi mensile, specialmente dalla Cina. Produttori come Xiaomi, OPPO, Vivo e Huawei sono in prima fila per proporre terminali quanto più evoluti possibili.
Aggiornamento 30/06: si torna a parlare di smartphone con fotocamera da 192 MP e dei candidati più papabili, questa volta con novità che riguardano Redmi. Trovate tutti i dettagli direttamente a fine articolo.
Un inedito sensore da 192 MP starebbe per debuttare su smartphone
Dopo anni passati con sensori unicamente da 12 o 16 MP, fra 2018 e 2019 si è passati ai 48 e 64 MP. Ma la corsa ai megapixel non è fine a sé stessa, come poteva essere tempo addietro, grazie alla tecnologia del Pixel Binning. Dovendo affidarsi a sensori molto piccoli per ovvie ragioni dimensionali, questa tecnica combina il segnale captato dai vari pixel in uno solo. Così facendo se ne simula uno più grande, in grado di acquisire più luce e restituendo risultati migliori del solito.
Per questo fra 2019 e 2020 si è prontamente passati a quello che è il record attuale, ovvero i 108 MP introdotti da Xiaomi e Samsung. Ma la corsa all’evoluzione non vuole accennare a fermarsi, come dimostrano gli sforzi portati avanti per sviluppare nuovi sensori da 150 MP. Poteva finire qui? Certo che no.
Lo afferma il leaker Digital Chat Station: a partire dal mese di maggio si inizierà a parlare di sensori da 192 MP. Il post associa questa novità all’utilizzo dello Snapdragon 765, il chipset visto per la prima volta su telefoni come Redmi K30, Realme X50, OPPO Reno 3 Pro, Xiaomi Mi 10 Lite e Vivo Z6. Non a caso: il SoC Qualcomm è in grado di supportare proprio sensori di queste dimensioni.