La scorsa giornata ha significato molto per Honor: il presidente George Zhao ha rilasciato una lettera pubblica in cui parla dell’indipendenza da Huawei. Dichiarazioni a sua modo storiche, essendo la prima volta che due aziende si vedono costrette a separarsi e a camminare sulle proprie gambe. La sinergia precedente faceva comodo ad entrambe: Huawei poteva contare su un target più ampio e vendite maggiori, Honor su un know-how da sfruttare per il proprio ecosistema. Da ora in poi ciò non sussisterà più, anzi, le due aziende si trovano adesso faccia a faccia in un mercato dove non si guarda in faccia a nessuno.
E se per Huawei si prospetta un 2021 poco entusiasmante sotto il profilo commerciale, per Honor le cose potrebbero migliorare. Le previsioni di vendita sono comunque tiepide in termini numerici e ci potrebbe voler tempo per renderlo un top brand del settore (se mai avverrà). La dirigenza sta comunque pensando in grande, settando obiettivi ambiziosi e preparando una line-up che speriamo possa essere convincente. Anche se, prima di tutto, bisognerà capire se la separazione da Huawei comporterà il poter tornare ad usare i servizi Google. Honor ha già iniziato a muoversi diversamente dal passato, concentrandosi sulla catena retail offline anziché quella online.
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Honor lancia il guanto di sfida a Huawei, ispirandosi ai suoi top di gamma
A questo punto ci si interroga su quale sarà il primo smartphone Honor post-Huawei a debuttare sul mercato. Secondo le indiscrezioni, potrebbe essere questo modello destinato alla fascia medio/alta. Ma non dimentichiamoci che in ballo c’è ancora la serie Honor V40, rimandata a data da destinarsi (presumibilmente gennaio) proprio per l’empasse della vendita di Huawei.
A darci qualche suggerimento sul futuro di Honor ci sono voci di corridoio proveniente da un presunto meeting al quale avrebbe partecipato uno sparuto gruppo di fan. Durante l’incontro si è rimarcata la volontà di lanciare un “super flagship“: potrebbe trattarsi proprio di V40, così come della serie 40 che dovrebbe vedere la luce nel corso del 2021. Ma il presidente Honor non si sarebbe fermato qui, affermando che la società avrà anche le sue serie P e Mate.
Premettiamo che, trattandosi di dichiarazioni tradotte dal cinese, potrebbe esserci un fraintendimento del significato originale. Detto così, potrebbe indicare che Honor voglia sostituirsi a Huawei con delle dirette alternative ai principali top di gamma della madre/rivale. Ma un’interpretazione più ampia potrebbe essere meno clamorosa: con “P” e “Mate” Honor potrebbe semplicemente indicare le proprie serie 40 e V. Non a caso le tempistiche di presentazione coincidono, con la prima che viene presentata nella prima metà dell’anno e la seconda verso la sua fine. Ciò non toglie che sarà non poco interessante analizzare il percorso di Honor e soprattutto la sua neonata rivalità con Huawei.
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