È ancora prematuro parlare di successo commerciale per Huawei Mate 60, nonostante i numeri di vendita gli stiano dando ragione, ma quello che pare certo è che il Kirin 9000S è un successo strategico. Al punto che il noto analista Ming-Chi Kuo ha tenuto a sottolineare come questo cambio di passo da parte di Huawei rappresenterebbe una brutta notizia per Qualcomm.
L’esistenza di Huawei Mate 60 e del Kirin 9000S mette a repentaglio i guadagni di Qualcomm
Successivamente al ban statunitense, Huawei si è vista costretta a mettere in standby la divisione HiSilicon, dando l’addio ai SoC proprietari Kirin non potendo più farseli stampare da TSMC. Il risultato che ne è conseguito è il passaggio a Qualcomm, che negli ultimi anni avrebbe venduto a Huawei 23/25 milioni di chip Snapdragon nel 2022 e 40-42 milioni nel 2023. Microchip che sono stati fondamentali per la realizzazione di smartphone quali Huawei P60, Mate 50 e Mate X3, ma che adesso sarebbero pronti a essere sostituiti dal ritorno delle soluzioni targate HiSilicon.
Ming-Chi Kuo afferma che dal 2024 tutti i modelli Huawei avranno SoC Kirin, sia che si parli di smartphone che di tablet. Oltre al Kirin 9000S, infatti, in rete sono trapelati altri chip come Kirin 9100, 830 e 720, una mossa che priverebbe le casse di Qualcomm di miliardi di dollari, non solo perdendo un grosso cliente come Huawei ma anche perchè la concorrenza di Huawei potrebbe far calare le vendite di smartphone con SoC Snapdragon. Secondo le stime dell’analista, nel 2024 ci sarà un calo di almeno 50-60 milioni di chip verso i marchi cinesi rispetto al 2023, con ulteriori decrescite negli anni successivi.
Se da un lato la resurrezione della divisione chip Huawei sarebbe un brutto colpo per Qualcomm, potrebbe non esserlo per noi: per Ming-Chi Kuo, già dal Q4 2023 il chipmaker statunitense potrebbe far partire una guerra dei prezzi per non perdere quote in Cina. E visto quanto costano i chip Qualcomm e quanto questi contribuiscano all’aumentare di prezzo dei telefoni, ciò potrebbe non essere un male, anzi. Anche perché all’orizzonte c’è una serie Samsung Galaxy S24 che si baserà anche su Exynos 2400 e una Apple che userà modem 5G proprietari al posto di quelli Qualcomm.
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