Se seguite gli eventi Xiaomi, quasi sicuramente vi sarete accorti che spesso e volentieri i nuovi prodotti che vengono lanciati vengono confrontati con quelli di Apple. È successo anche poche ore fa, quando è stato presentato Xiaomi MIX Fold 3, evento in cui Lei Jun non si è fatto scappare l’ennesima opportunità di evidenziare come le specifiche del suo smartphone siano migliori di quelle di iPhone. È una pratica comune in oriente ma che viene malvista in occidente, dove c’è invece la tendenza a evitare di nominare i competitor oppure di farlo intendere senza però dirlo in maniera diretta.
Lei Jun risponde alle critiche di accostare i prodotti Xiaomi a quelli Apple
Noi che seguiamo Xiaomi da quando esiste ci siamo abituati, ma non nego che personalmente trovo un certo fastidio quando all’evento arriva il momento in cui compare la slide dove il prodotto di turno viene confrontato con iPhone. Anche perché spesso capita che il confronto venga fatto sulle mere specifiche tecniche, della serie “2 è maggiore di 3 e quindi è meglio“, quando sappiamo benissimo che uno schermo più grande, una batteria più capiente o una fotocamera con più megapixel non significa che sia migliore di chi ha specifiche apparentemente più modeste.
Ed evidentemente non sono l’unico a provare questo fastidio, perché proprio durante l’evento di presentazione di Xiaomi MIX Fold 3 il patron Lei Jun si è ritagliato uno spazio per controbattere alle critiche. Ha così affermato: “Le persone ci accusano di essere più scarsi di Apple e di usare il loro marchio per ricercare popolarità, solo facendo benchmarking con iPhone possiamo avere la possibilità di raggiungerlo e batterlo un giorno, e quindi continuerò a farlo anche negli eventi futuri“. Dopodiché ha rimarcato come MIX Fold 3 sia migliore di iPhone 14 Pro Max sotto il profilo del display, del gaming, delle fotocamere e della ricezione in 5G, sciorinando una serie di dati tecnici che dovranno poi trovare riscontro all’atto pratico. Ha però così concluso: iPhone è ottimo, ci vorranno ancora 3, 5, anche 20 anni per raggiungerlo, ma prima o poi ce la faremo“.
Sempre durante l’evento, Lei Jun ha sottolineato l’importanza del mercato premium, affermando che “puntare alla fascia alta ci costringe a cercare scoperte tecnologiche, garantendo al contempo il nostro sviluppo futuro e la nostra sopravvivenza” e definendolo una “questione di vita o morte“. Nonostante le vendite siano in costante calo da anni, se Apple e Samsung continuano a essere leader è anche e soprattutto merito dei rispettivi flagship. Se negli ultimi due anni Xiaomi è calata nelle vendite mondiali, le due rivali sono invece salite: da un lato un iPhone che continua a macinare vendite su vendite, dall’altro i pieghevoli Samsung hanno monopolizzato il settore.
Nonostante gli sforzi, Xiaomi è ben lontana dal potersi definire un riferimento nei top di gamma, un destino che la accomuna a molti dei brand cinesi come OPPO e vivo e che ho spiegato in questo approfondimento. E non aiuta il fatto che uno smartphone apprezzabile come MIX Fold 3 rimanga esclusiva della Cina, proprio perché l’azienda teme che importarlo in occidente sarebbe troppo economicamente rischioso. Ma in un periodo in cui Xiaomi rischia di essere sorpassata in Cina da un rinascente Huawei, forse è meglio concentrarsi in madrepatria.
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