Xiaomi: nuova denuncia in Europa, rischia il ban come OPPO

xiaomi motore vibrazione cyber engine

Da qualche anno a questa parte, Xiaomi ha fornito i suoi smartphone del cosiddetto motore di vibrazione aptico, ideato per ricreare una sensazione tattile soddisfacente sotto al polpastrello. Questo motore si chiama CyberEngine e lo abbiamo visto con smartphone come Xiaomi 12T Pro (aka Redmi K50 Gaming), al cui interno è celato il sistema di vibrazione più potente in circolazione, ma ci sono tanti altri modelli che godono di vibrazione Mi Haptic. Se una volta la vibrazione era utile solo per la suoneria e la digitazione dei numeri, adesso diventa un elemento per l’immersività in fase gaming e non solo.

Una compagnia ha fatto causa legale contro Xiaomi per aver violato i suoi brevetti

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In queste ore, però, c’è una compagnia statunitense che ha fatto causa legale contro Xiaomi per essersi apparentemente vista violare la proprietà intellettuale dei suoi brevetti. Si chiama Immersion ed è una delle principali compagnie nel mondo della tecnologia aptica, e ha intentato una denuncia in tribunale perché Xiaomi avrebbe creato questa tecnologia di vibrazione sfruttando in maniera illegittima le sue scoperte. Secondo Immersion, gli smartphone Xiaomi (fra cui viene menzionato Xiaomi 12) violerebbero i suoi brevetti sugli effetti tattili.

La denuncia è stata fatta in Francia, Germania e India, perciò adesso la palla passa ai vari tribunale che dovranno decidere se accogliere o meno la richiesta. Qualora ciò accadesse, Xiaomi rischia di vedersi bloccata la vendita di smartphone in queste nazioni, oltre a dover risarcire l’azienda accusante; una sorte simile a quanto accaduto a OPPO e OnePlus in Germania, che dopo essere stata denunciate da Nokia sono bannate dal mercato tedesco. Tuttavia, è anche possibile che Xiaomi e Immersion trovino un accordo economico che serva a chiudere la contesa.

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