Gli aggiornamenti OxygenOS 12 e ColorOS 12saranno molto importanti per OnePlus e OPPO, e non soltanto per la transizione al nuovo Android 12. Con l’annuncio del piano OnePlus 2.0, la compagnia ha messo nero su bianco la transizione che la porterà ad affiancarsi ad OPPO nello sviluppo software. Un annuncio che ha lasciato spazio a dubbi e perplessità: quanto saranno simili le due interfacce? Che in futuro le UI vengano unite in una sola ROM condivisa? E in tutto ciò, Realme che ruolo avrà? Con l’hands-on dettagliato della nuovaRealme UI 3.0 abbiamo iniziato a capire quale sia la strada percorsa dal trittico di società e sarà sostanzialmente guidata da OPPO. Il major update della casa asiatica si rifletterà anche sugli aggiornamenti di OnePlus e Realme, come dimostrano anche le prime immagini della ColorOS 12. Ma ciò non significa che OnePlus non mantenga un certo grado di originalità, integrando funzionalità che non troviamo sulla controparte ColorOS.
In Europa non è ancora possibile provare la OxygenOS 12 di OnePlus, ma grazie all’hands-on dei colleghi di Android Police, 9to5Google e Android Authority possiamo vederla più da vicino. E il primo aspetto di interesse è paragonarla alla sua versione precedente OxygenOS 11, in modo da capire quanto sia cambiata e a quanto ammonti il “contributo” di OPPO. A tal proposito, vi invito a leggere il mio focus dedicato alla storia della OxygenOS. Sin dal lancio di OnePlus Nord 2 avevamo iniziato a vedere le prime tracce della ColorOS, ma con questo major update le somiglianze si fanno piuttosto palesi.
OnePlus prepara il lancio della OxygenOS 12: ecco quali sono le novità
Sin dalla prima accensione, si viene accolti da una OxygenOS 12 che appare cambiata. Lo si nota subito dalle icone, non più tonde ma stondate in stile ColorOS. Le opzioni di personalizzazione permettono di farle tornare circolari, ma anche qua veniamo accolti dagli stessi menu che troviamo sugli smartphone OPPO.
App drawer, impostazioni, file manager, personalizzazione, privacy, batteria, multi-tasking: tutti i menu che li regolano sono nuovi nella OxygenOS 12 e molti di questi sono simili, se non uguali alla ColorOS. Somiglianze che ritroviamo anche nell’app Fotocamera, con elementi ereditati proprio dalla UI di OPPO. Sia nella UI generale di scatto che nei menu della galleria e di editing, perdendo anche tratti originali introdotti da OnePlus nella OxygenOS 11. Ma non solo: questa transizione ha eliminato altri tratti distintivi della 11° versione, come lo swipe verso l’alto per aprire la ricerca e altri dettagli qua e là.
Ma le similitudini fra OxygenOS 12 e ColorOS 12 non sono necessariamente un male, visto il buon lavoro lato software svolto da OPPO negli ultimi anni. Inoltre, OnePlus Shelf rimane un elemento distintivo e il suo redesign non può che essere gradito, ricevendo una UI più ordinata ed appagante visivamente. Inoltre, aggiunta molto apprezzata è la funzionalità Scout, con la barra in alto che permetterà di effettuare una ricerca universale, non più limitata alle sole ROM indiane.
Un’altra novità che la ROM Global eredita da quella India si chiama Work-Life Balance 2.0 e permette di avere account separati per gestire lavoro e vita personale. In questo modo, si possono separare le app lavorativi da quelle personali e regolare di conseguenza la ricezione delle notifiche.
Essendo la OxygenOS 12 un major update basato su Android 12, anche OnePlus ha integrato le nuove funzionalità dedicate a privacy e sicurezza. Questo significa la presenza dei Quick Toggles per attivare/disattivare l’utilizzo di fotocamera e microfono da parte delle app attive e in background. C’è anche la posizione camuffata, cioè l’opzione per fornire una geolocalizzazione approssimata alle app di cui non sentiamo il bisogno che abbiano la propria esatta posizione. Viene introdotta la sezione Private Safe, al cui interno potremo mettere tutti i file e le app che vogliamo tenere privati e lontani da occhi indiscreti.
Dal punto di vista grafico, la OxygenOS 12 migliora quanto visto con la OxygenOS 11 prendendo alcune novità dalla controparte targata OPPO. Per esempio, il Tema Scuro aggiunge tre opzioni di visualizzazione, potendo scegliere fra una UI nera, grigia scuro o grigia. Rimane la funzione Canvas AOD per l’Always-On Display, adesso con nuovi effetti per personalizzarla ulteriormente. A cambiare è anche l’app Note, adesso con nuovi strumenti e la funzione Disegno per prendere appunti o sketch sullo schermo. Altra novità importante è l’introduzione dello store dei Temi, annunciato mesi fa e adesso ufficialmente presente sugli smartphone OnePlus.
OxygenOS 12 non è soltanto una copia della ColorOS 12
Tante similitudini, quindi, ma ci sono elementi della ColorOS 12 che non ritroviamo sulla OxygenOS 12. Niente Omoji, niente Phone Manager e niente barra laterale, almeno per il momento. Inoltre, non mancano ulteriori novità che troviamo soltanto sul software di OnePlus, come nel caso degli Inventive Wallpapers. Una nuova modalità che permette di prendere una qualsiasi immagine che abbiamo in galleria e trasformarla in uno sfondo astratto. Per il momento manca tutto il motore grafico Material You introdotto con Android 12 da Google, vedremo in futuro.
Un’altra aggiunta interessante è la nuova schermata per bloccare le app in background e far sì che il sistema non le escluda qualora fosse necessario. Era già possibile prima, ma adesso c’è una schermata dedicata dove avere una lista di quali app sono bloccate e quali no.
Infine, è stata aggiornata anche la modalità Zen, con l’aggiunta di 5 temi fra cui scegliere per la grafica dell’interfaccia e relative musiche di relax.
OxygenOS 12: quando esce e modelli compatibili
Ad oggi, soltanto OnePlus 9 e 9 Pro sono compatibili con le prime ROM Beta della OxygenOS 12. Ma è soltanto questione di tempo prima che anche gli altri smartphone si aggiornino in fase stabile. Per il momento non c’è ancora una roadmap, ma quando sarà disponibile la troverete nell’articolo dedicato.