Xiaomi acquista ZMI: l’ecosistema IoT si espande

xiaomi zmi

Sin dalla sua nascita, uno degli obiettivi cardine di Xiaomi è stato quello di creare il cosiddetto “ecosistema“. Solitamente quando sentiamo nominare questo termine pensiamo ad un insieme di prodotti di un determinato brand. Smartphone, cuffie, smart TV, gadget vari che compongono un insieme di dispositivi in grado di comunicare fra loro. Nel caso di Xiaomi, invece, con “ecosistema” si intende qualcosa di ancora più ampio e che non si ferma alle sole forze dell’azienda. Spinta dalla volontà del patron Lei Jun, Xiaomi ha progressivamente metto sotto la propria ala diverse aziende, alcune delle quali sono diventate anche realtà affermate. Una di questa è ZIMI, società cinese che molti di voi potrebbero conoscere per la linea di prodotti ZMI.

Xiaomi annuncia l’acquisizione definitiva dell’azienda satellite ZMI

Quello che vedete qua sotto è soltanto una porzione dell’ecosistema che componete il mondo Xiaomi. Fino a qualche anno fa, nel gruppo di aziende satellite di Xiaomi ce n’erano quattro definibili “unicorni”, ovvero quelle realtà che, pur non essendo quotate in borsa, superano il miliardo di valutazione. Fra queste figura proprio ZIMI, acronimo che sta ad indicare il gruppo Jiangsu Zimi Electronic Technology, fondato nel 2012 e che nel 2013 è stato adocchiato da Xiaomi.

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Ben presto Xiaomi l’ha accolta nella lista di società finanziate, come nel caso di Huami, Ninebot e Roborock, per citare alcune delle più celebri. Fra l’altro, l’attuale vice presidente Zhang Feng è proprio il fondatore di Zimi. Con questa strategia, Xiaomi può sfruttare il know-how di aziende totalmente dedicate a settori specifici. E grazie a questa acquisizione, la compagnia di Lei Jun è riuscita ad investire nel campo dei dispositivi elettrici, come powerbank e caricatori rapidi. Non a caso, top di gamma come Xiaomi Mi 9 Pro 5G, Mi 10 Ultra e Mi 11 sono riusciti a proporre soluzioni di ricarica all’avanguardia.

Per un totale di 205 milioni di dollari, Xiaomi entra in possesso del 50,09% delle azioni di ZIMI. Sommandole al 49,41% già posseduto in precedenza, ne diventando così proprietaria. Con questa mossa, Xiaomi afferma che le capacità di ricerca e sviluppo in settori come alimentazione e IoT aumenteranno la propria competitività. Per quanto in occidente sia poco conosciuta, ZMI ha dimostrato di essere un brand leader del settore. Lo dimostrano prodotti recenti come il piccolissimo caricatore 33W o addirittura la prima powerbank a 200W al mondo. Senza contare prodotti versatili come la powerbank/caricatore, la powerbank scaldamani o persino una powerbank con HDMI.

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