E se vi dicessimo che OnePlus 9 Mini potrebbe non essere solamente un’ipotesi strampalata? Un mese fa vi avevamo proposto un sondaggio in cui vi chiedevamo di esporvi in merito: vi piacerebbe un flagship compatto? Senza volerlo ci avevamo visto lungo, dato che due giorni fa la stessa OnePlus ha aperto un thread che parla proprio di ciò. È un argomento di cui si dibatte sempre di più, da quando Apple ha dimostrato che un top di gamma come iPhone 12 Mini può aver senso di esistere. Ma ci sono dei “ma” da considerare.
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OnePlus 9 Mini diventerà realtà? È ancora presto per poterlo affermare
Il thread intitola “Parliamo dei flagship compatti” ed è ancora lungi dal confermare o meno un possibile OnePlus 9 Mini. Ma già solo il fatto che OnePlus si esponga in merito è un segnale che evidentemente a qualcosa stanno lavorando. Di OnePlus 9 e 9 Pro abbiamo già abbondantemente parlato, anche se a mesi di distanza, grazie a rumors e leak. Ma è anche vero che la possibile esistenza di una loro versione bonsai è altrettanto intrigante.
La prima domanda da farsi è: perché tutti i top di gamma Android sono delle padelle? A parte Sony, in questi anni praticamente nessun produttore si è cimentato nella realizzazione di un flagship inferiore ai 6″. Le statistiche di Antutu parlano chiaro: lo smartphone tipico nel mondo ha una diagonale pari a 6,4″. Le uniche eccezioni degne di nota sono probabilmente Google Pixel 5 e Samsung Galaxy S10e. Ma stiamo parlando di due modelli poco diffusi e che comunque sono più grandi del piccolo iPhone 12 Mini.
Se gli smartphone Android sono tutte “padelle” ci sono vari motivi
Ciò detto, ci sono vari motivi per cui Apple può permettersi di produrre un dispositivi con tali fattezze rispetto ai competitors. Tutto verte attorno ai limiti delle tecnologie in ballo, specialmente quando si ha a che fare con i compromessi dovuti all’utilizzo di Android. Avendo tutto sotto controllo, lato hardware e software, Apple è stata in grado di cucirsi addosso un sistema operativo come iOS. Il lavoro di ottimizzazione svolto fa sì che possa girare fluido (spesso più della concorrenza) con meno consumi e meno potenza richiesta. Per questo non ha senso paragonare le schede tecniche fra iPhone e smartphone Android, dato che sulla carta vincerebbe quest’ultimo, ma nella pratica è tutt’altro discorso.
Avrete già capito dove vogliamo arrivare. Apple può permettersi di miniaturizzare all’osso l’hardware di un telefono, specialmente quando si parla di batteria. Se gli attuali flagship Android hanno tutti almeno 4.000 mAh non è perché i produttori hanno ascoltato le nostre lamentele quando la media era 3.000/3.500 mAh. Il vero motivo è che i consumi si sono così tanto alzati da costringerli a dover alzare l’asticella.
Anche le strategie di mercato contano
Ciò detto, l’affidarsi a smartphone così grandi deriva anche dalle scelte degli stessi produttori. Nel momento in cui il trend principale, per esempio, è avere uno schermo a 90/120 Hz, ecco che creare uno smartphone compatto diventa arduo. Non a caso iPhone 12 Mini è a 60 Hz, dato che un refresh rate elevato comporta un maggior consumo di batteria. Non solo: avere un refresh rate così alto su un pannello piccolo comporta un beneficio in termini visivi ridotto, avendo meno pixel su cui lavorare. In un certo senso, oggi Apple può permettersi di non utilizzare uno schermo sopra i 60 Hz, essendo svincolata dalle strategie che permeano nel mercato Android. Al contempo, un’azienda come Xiaomi, OnePlus e Samsung risulterebbe più in difficoltà, dato che finirebbe in un calderone dove tutti i competitors sfoggiano schermi da 90, 120 se non addirittura 144 Hz.
Senza contare che un possibile OnePlus 9 Mini dovrebbe scendere a compromessi anche in termini di qualità fotografica. Avendo meno spazio a disposizione, uno smartphone mignon dovrebbe sacrificare qualcosa in termini di sensori. Difficilmente iPhone 12 Mini avrebbe potuto integrare la stessa fotocamera del modello Pro. E anche qua si ritorna alle logiche di mercato Android, dove tutti i top di gamma odierni hanno almeno 3/4 fotocamere.
Che ne sarà di OnePlus 9 Mini?
Alla luce di tutto ciò, viene difficile pensare che un OnePlus 9 Mini possa esistere nel 2021. Razionalmente parlando si potrebbe fare, certo, ma spesso le scelte di mercato non rispondono ad input prettamente logici. Ci sono trend da considerare, competitor da fronteggiare e le scelte della società più in voga, che sia Samsung, Huawei o Xiaomi, portano gli altri a comportarsi di conseguenza. Tuttavia, il fatto che OnePlus si sia esposta in merito potrebbe anche essere un segnale che qualcosa stia bollendo in pentola. Magari non un top di gamma nel vero senso della parola, ma magari un possibile successore del fu OnePlus X.
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