Anche se in Europa quasi un telefono su 3 è targato Huawei, il governo USA sta cercando a tutti i costi di far estromettere il colosso cinese dal mercato occidentale. E se si guarda al vecchio continente, l’Italia è uno dei paesi dove il brand è più esteso, sia a livello consumer che di infrastrutture. Proprio qualche giorno fa il MiSE ha smentito le voci che davano il possibile ban di Huawei e ZTE. Ed adesso scopriamo che gli USA hanno cercato di mettere pressione al nostro paese per far sì che l’azienda venga allontanata.
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L’Italia finisce nel mezzo del braccio di ferro fra USA e Huawei
A parlarne è un report del Wall Street Journal, nel quale si parla di un operatore italiano (non specificato) che sarebbe stato invitato all’ambasciata americana di Roma. I rappresentanti USA hanno spiegato alla dirigenza dell’operatore come l’utilizzo di infrastrutture Huawei sarebbe dannoso da un punto di vista della privacy. Tuttavia, queste accuse non sarebbero state accompagnate da prove tangibili e l’operatore italiano avrebbe negato la richiesta. Anche perché, sempre secondo l’operatore, nel mercato non c’è un’alternativa a Huawei per ciò che concerne lo sviluppo delle reti 5G.
La realtà dei fatti è che difficilmente gli USA potranno imporre a società private un cambiamento del genere. Anche perché la risoluzione improvvisa dei contratti già in essere fra operatori e Huawei/ZTE comporterebbe importanti perdite economiche. Senza considera il considerevole rallentamento delle opere 5G, il cui debutto potrebbe slittare non di poco.
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