Che Huawei non se la stia passando benissimo è ormai sotto gli occhi di tutti. Non tanto dal punto di vista commerciale, visti i numeri da capogiro generati nel 2018, quanto da quello più “politico”. Le tensioni con il mondo occidentale, soprattutto con gli Stati Uniti, sono ai massimi livelli, con il governo americano che sta preparando un’accusa di spionaggio industriale nei confronti dell’azienda cinese. Ne consegue che Huawei sta valutando di abbandonare le nazioni dove queste tensioni sono più accentuate.
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Il presidente di Huawei parla della difficile situazione che l’azienda sta vivendo in occidente
A riportarlo è lo stesso Liang Hua, presidente di Huawei, in occasione del World Economic Forum tenutosi a Davos, in Svizzera. Egli non è sceso specificatamente nei dettagli su questo possibile piano B, preferendo sottolineare come il trattamento che Huawei sta subendo sia ingiusto. Attualmente c’è rischio che venga esclusa dal mercato 5G in Germania, mentre in USA, Giappone e Australia. Senza considerare l’arresto di un dipendente in Polonia ma soprattutto il celebre fermo di Meng Wanzhou in Canada.
Tutto ciò si scontra paradossalmente con quello che è l’andamento del mercato telefonico globale. Huawei è riuscita nell’intento di sorpassare un brand come Apple in ambito smartphone, puntando adesso a Samsung per conquistare il primo posto. Ma il vero problema è legato principalmente alle infrastrutture Huawei: la società asiatica è infatti uno dei leader mondiali in quanto a reti telefoniche. E questa lotta di potere potrebbe anche rallentare lo sviluppo delle future reti 5G.
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