L’annuncio ufficiale della fusione fra OnePlus e OPPO ha dato molto da pensare alla community di appassionati, curiosi e anche timorosi di questa novità. Curiosi di scoprire come questo cambiamento si rifletterà sul futuro delle due aziende, timorosi che possa stravolgere ma soprattutto cambiare i punti di forza di OnePlus. Ricordiamo che parliamo di una società che esordì al fianco del team Cyanogen, dimostrando una certa velleità da tech entusiast. Al contrario, OPPO è sempre stata molto restrittiva nella gestione del software, nonché foriera di un target differente e più indirizzato ad una platea mainstream. Vi ho spiegato tutto in questo editoriale su BBK, ma resta il fatto che permangono i dubbi sul futuro della OxygenOS, anche perché i punti in comune con la ColorOS stanno aumentando.
Il primo cambiamento radicale l’abbiamo visto in Cina, con l’abbandono della HydrogenOS in favore della ColorOS. E da quando OnePlus ha confermato di essere un sub-brand di OPPO, la domanda che molti si fanno è: scomparirà mai la OxygenOS? Certo, l’azienda ha a più riprese sottolineato che la OxygenOS rimarrà l’interfaccia per l’occidente, ma l’impressione è che il cambiamento sarà più “subdolo”. Basti vedere, per esempio, l’app OnePlus Switch che è diventata Clone Phone, lo stesso nome dell’app della ColorOS.
OnePlus parla della OxygenOS e della vicinanza con la ColorOS di OPPO
Negli scorsi giorni, viste anche le critiche precedentemente ricevute, OnePlus ha pubblicato la sua politica ufficiale degli aggiornamenti. Una pubblicazione che è stata molto gradita dagli utenti, potendo così avere più chiarezza sulla quantità di aggiornamenti che verrà rilasciata da qui in avanti. Ma in occasione della notizia, OnePlus ha anche aggiunto un dettaglio degno di nota:
“Dopo molte valutazioni e discussioni, abbiamo escogitato un solido piano per sfruttare al meglio le nostre risorse condivise con OPPO. Al fine di migliorare l’efficienza e standardizzare l’esperienza software in tutto il nostro portafoglio, stiamo lavorando per integrare il codice software di OxygenOS e ColorOS.“
Fra le dichiarazioni in questione rilasciate da OnePlus, c’è anche un altro aspetto da riportare:
Questo è un cambiamento che probabilmente non noterai nemmeno poiché sta accadendo dietro le quinte. Ora abbiamo un team di sviluppatori più ampio e ancora più capace, risorse di ricerca e sviluppo più avanzate e un processo di sviluppo più snello che si uniscono per migliorare l’esperienza di OxygenOS. OxygenOS rimane come sempre il sistema operativo per gli utenti OnePlus globali, ma ora costruito su una piattaforma più stabile e più forte. Ciò si applicherà ai nuovi dispositivi in futuro, mentre per i dispositivi esistenti che rientrano ancora nel programma di manutenzione, avverrà tramite un aggiornamento OTA insieme ad Android 12.
In poche parole, gli utenti non noteranno questa transizione di unione dei codici software fra OnePlus e OPPO, almeno per il momento. Ma vediamo comunque confermata la volontà di allineare sempre di più le due interfacce. Quale sarà il risultato di questo allineamento è ancora presto per dirlo con certezza, ma è altamente probabile che in futuro OxygenOS, ColorOS e anche Realme UI diventino sempre più simili. Non è da escludere che, nel corso degli anni, le tre UI diventino praticamente la stessa ROM ma con nomi diverse e qualche ottimizzazione esclusiva.
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