Quando gli Stati Uniti decisero di inserire Huawei nella famigerata lista nera chiamata Entity List, fra le conseguenze dirette ci fu l’impossibilità di utilizzare microchip di stampo statunitense. Fra questi c’erano sia quelli di AMD che quelli di Intel, che fino a quel momento alimentavano i notebook che la compagnia cinese vendeva sia in madrepatria che nel resto del mondo. Quel blocco venne tuttavia rimosso a seguito delle decisioni del governo USA, ma la presentazione dell’ultimo PC targato Huawei ha sollevato polemiche fra le fila americane.
Huawei continua a usare Intel sui suoi PC, ma i membri del governo USA non ci stanno
Pochi giorni fa è stato lanciato Huawei MateBook X Pro 2024, l’ultima iterazione del notebook premium di fascia alta che, fra le sue specifiche tecniche, monta proprio un microchip Intel, più precisamente Intel Core Ultra 7 155H e Ultra 9 185H. A seguito della presentazione, membri del partito repubblicano hanno criticato il governo Biden per consentire a Huawei di continuare a utilizzare i prodotti Intel nonostante il succitato ban.
In realtà fu il governo Trump a concedere a Intel le licenze necessarie per commerciare liberamente con Huawei, licenze che sono state rinnovate dal governo Biden anche a fronte delle pressioni contrarie. “Uno dei più grandi misteri di Washington DC è il motivo per cui il Dipartimento del Commercio continua a consentire la spedizione di tecnologia statunitense a Huawei“, ha dichiarato il deputato repubblicano Michael Gallagher, che in più di un’occasione si è dimostrato contrario alle tecnologie cinesi. Le preoccupazioni si placarono quando si pensava che le licenze di Intel, in scadenza a fine 2023, non sarebbero state rinnovate, ma evidentemente così non è stato.
Come ogni anno, quindi, anche il 2024 ha visto il lancio di un nuovo PC Huawei con soluzione Intel, ma perché la polemica è sorta soltanto adesso? Il motivo probabilmente è legato all’intelligenza artificiale: la presentazione della serie Intel Core Ultra venne accompagnata dallo slogan AI Everywhere, proprio a rimarcare la presenza di acceleratori hardware capaci di migliorare le prestazioni AI fino al 42%, in un mercato dove tale aspetto è sempre più preponderante.
E si sa, quando si parla di Cina e intelligenza artificiale gli Stati Uniti drizzano subito le antenne per via del timore che il governo cinese sfrutti le tecnologie di derivazione statunitense per scopi militari. Per ora, chip come quelli di Intel non sono interessati dai blocchi che gli USA hanno messo sui chip AI che NVIDIA, Intel e AMD non possono vendere alla Cina, dato che parliamo di un AI molto più consumer e meno utile in ambito scientifico/militare ma le cose potrebbero cambiare; proprio per questo, Huawei sta correndo ai ripari realizzando PC senza microchip USA.
Sai che siamo anche su WhatsApp? Iscriviti subito ai canali di GizChina.it e GizDeals per restare sempre informato sulle notizie del momento e sulle migliori offerte del web!
⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.