Gli USA ci ripensano: nuovo ultimatum, TikTok a rischio ban

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Crediti: Search Engine Journal

Questo è il mio messaggio a TikTok: rompete con il Partito Comunista Cinese o perdete l’accesso ai vostri utenti americani“. Questo è quanto affermato dalla Commissione Energia e Commercio della Camera dei Rappresentanti guidata da Mike Gallagher e Raja Krishnamoorthi. Ad anni di distanza da quando l’ex governo Trump decise per il ban di TikTok negli Stati Uniti, si torna a parlare della possibilità che il social di ByteDance venga bloccato in occidente.

TikTok via dagli USA a meno che non venga venduta la divisione statunitense

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La motivazione è sempre la solita: in ballo ci sarebbe la sicurezza nazionale, compromessa dalla gestione dei dati degli utenti da parte di una piattaforma controllata dall’azienda cinese ByteDance. Secondo gli Stati Uniti, la sua natura cinese la obbligherebbe a collaborare col Partito Comunista Cinese. Da qui nasce la creazione di un disegno di legge che impedisce che app come TikTok possano operare negli USA in quanto soggette al controllo di una nazione ostile come la Cina.

La richiesta da parte della Commissione è perentoria: vendere la divisione statunitense a investitori occidentali o chiuderla, eliminandola dagli store digitali di Apple, Google e non solo. Non ha tardato ad arrivare la risposta di TikTok, che sulle sue pagine sta sensibilizzando l’utenza americana col seguente messaggio: “Bloccate lo shutdown di TikTok: il Congresso vuole metterlo al bando. Fatevi sentire ora, prima che il vostro governo tolga a 170 milioni di americani il loro diritto costituzionale alla libertà d’espressione.”.

Un messaggio che, secondo i politici coinvolti, darebbe loro ragione: TikTok starebbe facendo passare il messaggio falso secondo cui si vorrebbe limitare la libertà d’espressione dei cittadini americani quando in realtà non sarebbe stata ordinata alcuna chiusura del social network bensì una sua separazione dalla casa madre cinese, e l’eventuale ban sarebbe la conseguenza del mancato accordo.

Nonostante il pugno duro da parte delle autorità, c’è anche da dire che in questi anni la Casa Bianca non ha mai agito in maniera effettivamente radicale. Anche con Trump al comando, il social network ha continuato a operare come sempre, anche a seguito delle discussioni sulla potenziale acquisizione della divisione USA da parte di compagnie come Oracle, Walmart e Microsoft.

In tal senso, potrebbero giocare un ruolo fondamentale le prossime elezioni presidenziali negli USA del 2024: da un lato un Joe Biden duro con la Cina ma che proprio su TikTok sta cercando consensi fra i più giovani, dall’altro un Donald Trump che esclama: “Se si elimina TikTok, Facebook e Zuckerschmuck raddoppieranno il loro business. Non voglio che Facebook, che ha barato alle ultime elezioni, vada meglio. Sono un vero nemico del popolo!“.

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