Il 2023 è l’anno in cui Apple è l’unica azienda a potersi permettere di commercializzare prodotti dotati di microchip a 3 nm, ma il 2024 sarà l’anno in cui anche Qualcomm farà lo stesso. È da citare anche MediaTek, che recentemente ha lanciato il sasso annunciando di star preparando il suo primo Dimensity a 3 nm. Ma nel caso del chipmaker statunitense, potrebbero esserci problemi a causa dell’apparente conflitto che sarebbe nato con Huawei, a quanto pare adesso definibile un suo ex cliente.
La perdita di un cliente come Huawei significherà meno ordini di chip per Qualcomm
Se n’era già parlato in precedenza: il ritorno dei SoC proprietari Kirin potrebbe rivelarsi una brutta notizia per Qualcomm, che dopo il ban USA aveva trovato in Huawei un nuovo e facoltoso partner. A causa dei limiti imposti dalla Entity List, la compagnia cinese aveva dovuto mettere in pausa la divisione microchip HiSilicon, non potendo più farsi produrre semiconduttori dagli impianti di TSMC. Gli allentamenti di questi limiti permisero a Huawei di poter iniziare ad acquistare microchip di terze parti, soprattutto Qualcomm.
Huawei P60, Mate 50, Mate X3: tutti modelli alimentati da SoC Snapdragon, ma con l’avvento del Kirin 9000S questo rapporto sembra destinato a incrinarsi. Nonostante questo SoC sia meno performante degli ultimi Snapdragon serie 8, Huawei preferirebbe essere un gradino sotto ai top di gamma più potenti in circolazione ma farsi tutto da sola in casa.
Il risultato, secondo le previsioni del noto analista Ming-Chi Kuo, si ripercuoterebbe su tutta la filiera produttiva. ASML, l’azienda olandese che da sola produce i macchinari EUV usati nel mondo per produrre microchip avanzati, ne dovrebbe ridurre le spedizioni del 20-30% a causa del calo della domanda. Sia da parte di Apple, che nel 2024 avrà una richiesta di prodotti 3 nm inferiore (-30% per MacBook, -22% per iPad), che da parte di Qualcomm, proprio a causa della perdita di Huawei come cliente.
Ciò comporterebbe perdite per miliardi di dollari per Qualcomm, secondo l’analista: non solo perché nel 2024 smartphone e tablet Huawei sarebbero tutti basati sulle soluzioni Kirin, ma anche perché l’aumento di vendite dei prodotti Huawei significherà il calo di quelli di altri dispositivi a marchio Qualcomm come Xiaomi, OPPO e vivo. Ma non solo, perché il chipmaker statunitense dovrà fronteggiare anche il ritorno di Samsung, che con la serie Galaxy S24 riporterà in auge i suoi Exynos.
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