All’evento Huawei non si è parlato né di Mate 60 né di Kirin 9000S: perché?

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Crediti: SparrowNews

Ogni grande azienda presenta i suoi nuovi prodotti di punta con eventi dedicati dove ospitare giornalisti e influencer: ma dopo anni di routine del genere, Huawei ha agito diversamente con la serie Mate 60. Per la prima volta da quando esiste la serie Mate, i nuovi top di gamma annuali sono stati messi in vendita senza tanti proclami, con una mossa decisamente atipica per una società di questo calibro. E se inizialmente si pensava che oggi fosse il il momento buono per presentarli in pompa magna, all’evento odierno non se n’è parlato, così come non si è minimamente parlato di Kirin 9000S. Cosa è andato storto?

La serie Mate 60 e Kirin 9000S assenti all’evento odierno di Huawei

huawei mate 60
Crediti: Huawei

Gli smartwatch Watch GT 4, la smart TV V5 Pro 98″, le cuffie FreeBuds Pro 3 e il tablet MatePad Pro 13.2: queste sono le novità che la dirigenza Huawei ha illustrato al grande pubblico cinese presente all’evento delle scorse ore. E la cosa più strana è che, una volta finito l’evento, sullo store ufficiale è stata inserita senza grandi annunci la variante non plus ultra dell’ultima famiglia di modelli Mate, Huawei Mate 60 RS Ultimate Design. Ma come mai Huawei non ha colto l’occasione e non l’ha mostrata sul palco davanti a tutti gli spettatori, di presenza e virtuali che seguivano in diretta streaming?

Huawei è riuscita nell’impresa che molti non credevano possibile, cioè tornare a produrre smartphone 5G di fascia alta con SoC proprietari, slegandosi da Qualcomm, MediaTek e dimostrando di poter compensare il ban statunitense. E fa strano che Huawei non approfitti della straordinarietà dell’accaduto per promuovere il proprio operato: in più di un’occasione, la Cina ha promosso le sue tecnologie per far capire al mondo che può farcela da sola, anche quando Stati Uniti ed Europa provano a fare muro. C’è poi il capitolo Kirin 9000S: non è stato detto da nessuna parte, ma con buona probabilità è il System-on-a-Chip che alimenta il succitato MatePad Pro 13.2: questo è stato sì presentato durante l’evento, ma Huawei si è vista bene dal chiarire quale sia il SoC al suo interno.

All’evento delle scorse ore, il CEO Richard Yu ha detto che la sua compagnia “aumenterà la produzione di smartphone in risposta alla domanda” dopo l’aumento delle scorse settimane, senza però nominare mai Huawei Mate 60, cioè il motivo di questo aumento. La fotocamera non è più targata Leica bensì sfoggia il marchio proprietario XMAGE, mentre al posto della variante Porsche Design c’è la nuova variante Ultimate Design, il tutto promosso dalla star cinese Andy Lau. Ma nonostante questo ulteriore discostamento dall’occidente, nessun accenno sul palco. C’è stato un timido accenno al microchip delle Huawei FreeBuds Pro, che come su Huawei Watch GT 4 è proprietario, ma anche qua mancano dettagli né tantomeno riferimento a nomi quali “HiSilicon” o “Kirin”.

Le versioni Global della serie Mate 60 esisterebbero pure, ma Huawei ha confermato che gli smartphone non saranno venduti fuori dalla Cina. A questo punto, è difficile non guardare con sospetto quanto sta accadendo, e chiedersi perché Huawei non stia capitalizzando su quanto è riuscita a fare. A tal proposito, vi invito a leggere questo articolo che parla dei dubbi attorno al Kirin 9000S.

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