Non è stato facile per Huawei affrontare il ban statunitense, che ha dato dimostrazione di come anche una grande azienda come quella di Ren Zhengfei fatichi a rimanere a galla. Da quando la presidenza Trump la inserì nella Entity List, passò dall’essere uno dei nomi della top 3 mondiale a scivolare in fondo alle classifiche, finendo per essere quasi dimenticata. In questi anni, però, Huawei ha continuato a farsi vedere nel mercato occidentale con prodotti tecnicamente competitivi come P60 Pro e Mate 50 Pro ma dallo scarso appeal commerciale causa ban. Tutto è cambiato con la serie Huawei Mate 60, che per la prima volta non arriverà in Italia, ma sarebbe solo questione di tempo prima che Huawei ritorni ai suoi fasti.
Gli smartphone Huawei verranno rilanciati sul mercato Global, ma prima c’è la Cina
A dirlo è un’indiscrezione dalla Cina, secondo cui Huawei sarebbe pronta a rilanciarsi sul mercato Global dopo i tre anni di stasi sotto gli effetti del ban americano. Non che il ban se ne sia andato, anzi: adesso più che mai, gli Stati Uniti tengono Huawei sotto i riflettori per individuare eventuali violazioni del ban. Fatto sta che, nonostante questi limiti, Huawei è riuscita nell’impresa di tornare ai SoC proprietari, con un Kirin 9000S che muove la serie Mate 60 e il pieghevole Mate X5, e all’orizzonte si intravedono altri microchip Kirin, sia che si parli di smartphone che di tablet.
È ancora presto per capire quali siano le reali intenzioni di Huawei, ma l’impressione è che, contrariamente al passato e ai grandi eventi europei pre-ban, voglia prima puntare in madrepatria e poi fuori dai confini. Sotto questo punto di vista, la serie Mate 60 e il ritorno dei Kirin potrebbe rappresentare una tappa preparatoria in vista del 2024. A breve ci sarà un evento in quel di Barcellona il cui protagonista sarà Huawei Watch GT 4, ma non è da escludere che l’azienda possa farsi sfuggire due parole sul suo futuro in Europa.
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