Nel mondo sempre più connesso e tecnologico in cui viviamo, persino Fido è entrato nell’era digitale: al mega-evento estivo appena tenutosi, Xiaomi ha lanciato il suo nuovo e migliorato cane robotico, CyberDog 2. Lei Jun l’ha chiamata “one small more thing“, un annuncio che chiuso l’evento di lancio dei vari MIX Fold 3, Redmi K60 Ultra, Pad 6 Max e Band 8 Pro. Questa nuova iterazione promette di essere più intelligente, più interattiva e, cosa ancora più sorprendente, forse persino in grado di ordinarsi le proprie crocchette online.
Xiaomi presenta ufficialmente CyberDog 2: ecco come cambia il nuovo cane robotico
Xiaomi CyberDog 2 è un cane robotico di piccola taglia: pesa 8,9 kg per 36,7 cm di altezza, ma l’aspetto canino non deve ingannare perché nasconde quello che è a tutti gli effetti un robot particolarmente avanzato. Il sistema CyberGear è composto da 12 micro-motori guidati da algoritmo AI per un bilanciamento dinamico, permettendo un controllo preciso e molto responsivo.
Affinché possa muoversi in autonomia, utilizza una sensoristica piuttosto ricca: sul “muso” ha un sensore RGB e due fotocamere di profondità Intel Realsense D430, così come un sensore a ultrasuoni e un LiDAR. Davanti e dietro ha poi 4 sensori Time-of-Flight, mentre sui “fianchi” dei sensori ultra-grandangolari con FoV da 146°, mentre sul “dorso” ha un sensore di pressione e misura inerziale per calibrare orientamento, velocità e accelerazione.
Sul davanti c’è anche una fotocamera interattiva AI da 13 MP così come 4 microfoni, utili per l’interazione tramite gesture e per il controllo vocale. CyberDog 2 è anche in grado di riconoscere i volti, così come rilevare e aggirare gli ostacoli. Per migliorarne i movimenti, Xiaomi ha usato le sue tecnologie AI per l’addestramento, simulando un ambiente con 30.000 robot al suo interno.
Ciò è permesso dall’utilizzo di un “cervello” che è il chip NX con potenza di 21 TOPs, coadiuvato da una coppia di co-processori che fungono da “cervelli” secondari. Ma a cosa serve un cane robotico, potreste chiedervi: Xiaomi lo mostra in azione all’interno del suo ecosistema AIoT, dove sfrutta la tecnologia UWB per interfacciarsi ai gadget che abbiamo in casa. Può spegnere luci, accendere elettrodomestici e così via, oltre a intrattenere con i suoi movimenti pseudo-canini, il tutto per la cifra di 12.999 CNY, circa 1.649€. Ma la sua natura open source apre le porte a tutti quelli sviluppatori che vorranno utilizzarlo anche per altri scopi.