Di caricare i dispositivi dalla distanza se ne parla da molto tempo, specialmente negli ultimi 2 o 3 anni, da quando compagnie come Xiaomi hanno annunciato di avere dei prototipi funzionanti ma evidentemente non ancora pronti al pubblico. All’annuncio dell’azienda di Lei Jun seguirono OPPO, Motorola e Huawei, anch’esse prontamente in azione per dimostrare di saper fare lo stesso salvo poi nicchiare su quando questa tecnologia potrebbe raggiungere gli scaffali.
Nel caso di Toyota, anzi, di Toyoda Gosei, il leaker Sudhanshu Ambhore parla di una funzionalità che permetterebbe agli utenti di tenere gli smartphone da 5 a 10 metri di distanza dal caricatore grazie all’utilizzo di onde elettromagnetiche. Il piano è quello di introdurre questa feature entro il2024 su dispositivi per l’illuminazione e sensori domotici, per poi espandersi ad altri settori come veicoli elettrici esmartphone verso il 2025.
Con investimenti di circa 7 milioni di dollari e la partnership con la statunitense Ossia, Toyoda sta realizzando dei trasmettitori simili a plafoniere da installare in case e uffici, da cui verranno dirette le onde elettromagnetiche verso i dispositivi da ricaricare. Onde evitare che ci sia una concentrazione di elettromagnetismo sui corpi umani, le onde vengono fatte rimbalzare sulle pareti e direzionate verso questi dispositivi.
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