Sin da quando ha conquistato la classifica Antutu, l’ultimo Snapdragon 8 Gen 2 si è imposto come il microchip più potente in assoluto di tutti gli smartphone, specialmente su Xiaomi 13 Pro. In attesa di vederlo in azione su più modelli (specialmente in occidente), il top di gamma Xiaomi si sta dimostrando quello dove il SoC Qualcomm dà il meglio di sé.
Lo Snapdragon 8 Gen 2 mostra i muscoli su Xiaomi 13 Pro, soprattutto lato GPU
Premessa: se si guarda alla sola CPU Kryo, lo Snapdragon 8 Gen 2 è sì il più performante in ambito Android (Apple rimane imbattuta) ma il distacco non è poi così netto. Il nuovo core Cortex-X3 a 3,19 GHz si occupa di gestire le alte prestazioni, mentre i core Cortex-A715/A710a 2,8 GHz, e nel complesso offrono migliorie in termini di prestazioni ed efficienza non oltre il 10%.
Ben diverso è il discorso della GPU Adreno 740, che nei test grafici di di GFXBench e 3DMark si comporta in maniera migliore sia del MediaTek Dimensity 9200 e che dell’Apple A16 Bionic, fornendo sia più FPS (ergo fluidità) che consumi migliori.
Finora abbiamo parlato di benchmark sintetici, ma fortunatamente le migliorie dello Snapdragon 8 Gen 2 si riflettono anche nell’ambito più reale del gaming. Testando Xiaomi 13 Pro con un gioco graficamente impegnativo come Genshin Impact impostato a settaggi massimi, il SoC Qualcomm batte tutti con una media di 59,4 FPS; consuma sì leggermente più dell’Apple A16 di iPhone 14 Pro Max, ma con temperature molto basse pari a 39,3°C. Da notare che, invece, quando si parla di ray-tracing è l’Exynos 2200 ad avere lo scettro del più potente.
Alla luce di ciò, c’è una certa curiosità attorno allo Snapdragon 8 Gen 2 personalizzato che vedremo sulla serie Samsung Galaxy S23, che sappiamo avrà specifiche maggiorate, così come allo Snapdragon 8 Gen 3 che introdurrà al grande pubblico i 3 nm.
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