MIUI cresce meno del previsto: colpa della crisi di Xiaomi

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Ve l’ho raccontato in questo video: il pedigree di Lei Jun e quindi di Xiaomi fa sì che, ancor prima che come produttore di smartphone, la compagnia nasca come sviluppatrice della MIUI. Quando venne presentato il primo Mi Phone, la UI di Xiaomi esisteva già da un anno, tempo in cui si era conquistato un nutrito pubblico di appassionati del modding software. Il resto della storia la conosciamo bene, e da quando Xiaomi è diventato un brand globale e non più limitato solo alla Cina il numero degli utenti è aumentato a dismisura. E l’aumento c’è stato anche in questo sfortunato 2022 che, però, ha messo ancora una volta in evidenza le criticità riscontrate dalla compagnia.

Ecco quanti utenti MIUI con uno smartphone Xiaomi, Redmi o POCO ci sono nel mondo

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Facendo un rapido riassunto, nel 2015 Xiaomi segnò il traguardo dei 100 milioni di utenti MIUI, mentre quota 200 milioni venne raggiunta tre anni dopo. Fu proprio il 2018 che segnò l’anno di debutto della compagnia sui mercati internazionali, Europa e Italia comprese, portando a un rapido aumento degli utenti. Siamo così passati a 300 milioni nel 2019, a 400 milioni nel 2020 e a 500 milioni nel 2021, perciò verrebbe da pensare che il 2022 si chiuda a quota 600 milioni.

In realtà, Xiaomi dichiara che l’anno si conclude con 564 milioni di utenti attivi MIUI, registrando comunque una crescita non trascurabile ma minore di quanto previsto. Sin dai primi mesi dell’anno, infatti, abbiamo assistito a un progressivo calo delle vendite di smartphone Xiaomi, trend che è proseguito fino allo scorso Q3 e che si prevede ci accompagnerà anche nel Q4. Sarà interessante capire se Xiaomi abbia in serbo qualche modifica alla sua strategia per compensare alle conseguenza di una crisi economica che non sta risparmiando quasi nessuno.

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