Il primo annuncio ufficiale di Nothing Phone (1) ha fatto alzare qualche sopracciglio nella community, sia per la strategia dell’hype adottata che per la curiosità attorno alla nuova azienda. Sappiamo che dietro tutto c’è Carl Pei, che dopo l’avventura con OnePlus ha deciso di mettersi in proprio e dare vita a Nothing. E come avvenne durante i primi anni di OnePlus, anche la sua nuova compagnia sta puntando molto sul creare hype (attirandosi l’antipatia dei competitor) e alzare l’aspettativa dei suoi futuri potenziali utenti. Quello che più ha fatto storcere il naso è stato proprio l’annuncio, durante il quale l’azienda non ha rivelato molto su Nothing Phone (1), limitandosi a dare qualche indizio e concentrandosi più sul software che sull’hardware. A tal proposito, vi invito a vedere la mia prova del Nothing Launcher.
Sulla base di quanto detto finora ufficialmente, sappiamo soltanto che Nothing Phone (1) sarà uno smartphone con piattaforma Snapdragon. Se invece si passa ai rumors, praticamente conosciamo tutta la scheda tecnica che dovrebbe caratterizzare lo smartphone. Ma in casa Nothing non contano soltanto le specifiche, come già dimostrato con il lancio delle Nothing Ear (1), cuffie TWS che ambiscono non a essere le migliori del settore ma a essere le più esteticamente originali.
L’azienda parla di Nothing Phone (1) e di quale sarà il design che possiamo aspettarci
E anche se Nothing Phone (1) è già stato avvistato dal vivo e dei concept circolano in rete, non ne conosciamo ancora concretamente le fattezze. La compagnia ha suggerito a più riprese che questo sarà uno smartphone che si discosterà dall’uniformità e l’omogeneità che ritroviamo su molti dei modelli in commercio. L’obiettivo è quello di rendere la tecnologia “di nuovo divertente” e non limitarsi a prodotti che funzionano ma senza soddisfare l’aspetto visivo. Come si suol dire: anche l’occhio vuole la sua parte. Nothing si è mossa in tal senso, non soltanto acquistando il brand Essential (contraddistintosi per i suoi smartphone peculiari) ma anche assoldando membri di Dyson e Teenage Engineering, tutte aziende molto attente al design.
Per quanto riguarda l’aspetto di Nothing Phone (1), a parlarne in una recente intervista sono stati lo stesso Carl Pei e il capo del team design Tom Howard. Prima di tutto, lo smartphone dovrebbe riprendere il design trasparente che abbiamo già visto sulle cuffie Ear (1), in modo da creare una linea comune fra i prodotti dell’ecosistema. “Quando guardi all’interno di quasi tutti i telefoni Android, sono quasi tutti esattamente uguali“, ha affermato Tom Howard. L’idea è quindi quella di valorizzare la componentistica dello smartphone per far sì che essa entri a far parte della sua estetica.
Una missione per niente facile: se tutti gli smartphone sono internamente uguali, è perché l’assemblaggio richiede che i componenti siano disposti in un modo che tende a essere uguale (o quasi) per tutti. Per esempio, Xiaomi Mi 8 Explorer era tanto bello quanto finto, in quanto la scocca trasparente mostrava componenti che erano in realtà semplici sticker. Se si prende un normale smartphone e si rende la sua scocca trasparente, come nel caso di questo Xiaomi Mi 9, ci si accorge presto che l’effetto finale non è altrettanto avvincente.
Il lavoro di progettazione ricorda quello di un puzzle, secondo Nothing, la quale si è ispirata al lavoro svolto da Massimo Vignelli e Bob Noorda per la realizzazione nel 1972 della mappa della metropolitana di New York. Ma anche la mappa della metro di Londra che Harry Beck ha creato nel 1933. L’idea che sta alla base di ciò è il riuscire a organizzare e schematizzare un soggetto complesso in qualcosa di visivamente appagante. Tom Howard prosegue sottolineando che “ci sono oltre 400 componenti in uno smartphone, assemblati a strati: vogliamo celebrare i più interessanti“. E questi componenti “più interessanti” sarebbero principalmente la fotocamera e la bobina della ricarica wireless.
Se foste curiosi di conoscere il prezzo di Nothing Phone (1), recenti leak ce l’avrebbero già svelato. Non resta che darci appuntamento al 21 luglio, che Carl Pei ha indicato come data X, anche se siamo sicuri che da qui a quel giorno spunteranno altri dettagli (ufficiali e non).
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