Una delle voci più ricorrenti dell’ultimo paio di anni è relativa allo sviluppo indipendente di chipset da parte di OPPO. Le difficoltà sono tante e quindi ad oggi non si è arrivato a qualcosa di concreto. Eppure, pare che si sia finalmente trovata la strada giusta, con OPPO che sta valutando lo sviluppo di un chipset dedicato all’elaborazione dell’immagine o per meglio dire, di un ISP.
Aggiornamento 07/07: il nome dell’ISP di OPPO dovrebbe essere M1. Se avete già sentito questo nome c’è un motivo e lo trovate direttamente a fine articolo.
OPPO: Il chipset d’immagine seguirà le orme del Surge C1?
A riportare questa possibilità da parte di OPPO è stato Digital Chat Station, che ha spiegato come le idee della “Green Factory” siano rivolte ora non più verso un processore che muova tutto lo smartphone, ma bensì a qualcosa di più specifico. E, conoscendo quanto la multimedialità conti per il brand, complici anche gli studi fatti in vari laboratori universitari, non dovrebbe sorprendere la scelta di sviluppare un ISP.
Per gli ultimi Find X2 e X3 Pro, ma anche i modelli standard, ci si è affidati al processore d’immagine Spectra di Qualcomm incluso nei SoC Snapdragon 865 e 888. Ottimi ISP, senza dubbio, specie per quanto concerne i modelli di OPPO, ma forse proprio il brand vuole effettuare uno step successivo in questo campo, vuole provare a raggiungere picchi che solo auto-producendo può raggiungere.
Questa, ovviamente, non è una via inedita in quanto già Xiaomi ha spinto per questa soluzione con l’innovativo Surge C1 che ha sostanzialmente cambiato il modo di pensare le fotocamere da smartphone, sempre più potenti e dettagliate, soprattutto nei top gamma.
OPPO M1: questo il possibile nome del chip
Come abbiamo visto di recente, OPPO sarebbe al lavoro su un ISP personalizzato, anticipato da un noto leaker. Un report proveniente dalla Cina muove qualche passo in più, svelando altri (presunti) retroscena. Stando a quanto si legge dai media asiatici, OPPO avrebbe creato un team dedicato già nel mese di ottobre 2019, chiamato Project Mariana e composto da membri dell’azienda, OnePlus e Realme. E guada caso proprio a novembre 2019 la casa cinese ha registrato il marchio OPPO M1 in patria e perfino in Europa (tramite l’EUIPO).
Come abbiamo sottolineato anche in precedenza, si tratterebbe di un passo avanti importante per il brand, da sempre attento al comparto fotografico dei suo smartphone e alla qualità dell’immagine. Finora OPPO si è affidata a ISP Qualcomm o MediaTek, direttamente integrati nei chipset; con OPPO M1 – anche se il nome è da prendere ancora con le pinze – l’azienda avrebbe di certo un maggior controllo per quanto riguarda la qualità e l’elaborazione complessiva delle immagini, con conseguenza anche per il bilanciamento del bianco, l’autofocus, la riduzione del rumore, il colore e la nitidezza degli scatti.
Capiremo con il tempo se OPPO sarà effettivamente sulla buona strada questa volta, con un progetto non solo più abbordabile rispetto ad un intero chipset proprietario ma sicuramente più efficace per quanto riguarda un settore dove il brand punta veramente moltissimo.
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