Recensione OPPO Find X3 Pro: AL TOP in tutto, ma in pochi lo capiranno

OK, senza girarci troppo intorno, devo essere sincero: OPPO è cambiata, è maturata forse, ma è cambiata. E nonché molti degli appassionati continuino ad associare il nome del brand a dispositivi pazzeschi come il primo Find X, oppure a tecnologie all’avanguardia come il primo zoom periscopico nel mondo degli smartphone (sì, lo zoom periscopico l’ha inventato Oppo), la realtà dei fatti è che generazione dopo generazione, quell’effetto wow è andato un po’ perso. Lo abbiamo visto con il Find X2 Pro, con il quale si intravedeva già più chiaramente la strada intrapresa dall’azienda, e lo ritroviamo con il Find X3 Pro.

E non fraintendetemi, non sto dicendo che il nuovo flagship dell’azienda cinese non sia un dispositivo eccezionale, anzi: il Find X3 Pro di OPPO è senza dubbio tra i migliori top di gamma in commercio ma, considerando il tipo di innovazioni che introduce, potrebbe essere considerato da molti come uno smartphone e conformista.

E non solo per il suo design perché, soprattutto nella colorazione blu opaca, l’OPPO Find X3 Pro potrebbe sembrare piuttosto anonimo, ma perché se non si analizzano con criterio e cognizione di causa tutte le novità che introduce, quell’effetto “WOW” che fino ad un paio di anni fa era insito in tutti i nuovi flagship dell’azienda, potrebbe diventare un “ok, wow”. Ad ogni modo, su una cosa quelli di OPPO con me hanno vinto: non posso negare che Find X3 Pro sia uno degli smartphone che, nell’ultimo periodo, più è riuscito a far nascere in me pensieri contrastanti. Perché le innovazioni che introduce potrebbero essere pazzesche per alcuni, ininfluenti per molti.

E no, non parlo della fotocamera microscopio, quella a parer mio è una di quelle “figate totalmente inutili”, ma parlo dell’idea dell’azienda di puntare totalmente al 10 bit, sia nello schermo che nelle fotocamere. Sì, è vero, OPPO ha detto addio allo zoom periscopico e questo è un gran peccato, ma l’idea di utilizzare lo stesso sensore per la lente principale e quella ultra-grandnagolare, e l’attenzione posta dall’azienda anche nella scelta delle ottiche, sono un ottimo biglietto da visita per il nuovo top di gamma di Tony Chen. Peccato però, che chi non è tecnico o appassionato, difficilmente riuscirà a capire le differenze.

Recensione OPPO Find X3 Pro

Contenuto della confezione

La confezione dell’Oppo Find X3 Pro è curata in ogni minimo particolare. A partire dalla colorazione, fino al suo contenuto. Al suo interno, oltre allo smartphone, è presente una cover protettiva, il cavo USB-A/USB-C e il caricatore SuperVooc per la ricarica rapida a 65w.

Design e materiali

Sarò molto schietto: visto nei video o nei render, il design dell’OPPO Find X3 Pro non mi è proprio piaciuto. Ma estratto lo smartphone dalla scatola ho cambiato totalmente idea. Sarà per la colorazione che abbiamo ricevuto in prova (che, per inciso, è bellissima da vedere ma soffre maledettamente le impronte), sarà per l’estrema comodità che si ha quando lo si utilizza. Fatto sta, che mettendo accanto un OPPO Find X3 Pro ed un Samsung Galaxy S21 Ultra, c’è un’enorme differenza in termini di peso e comodità d’utilizzo, a favore del neonato dell’azienda cinese.

Con misure pari a 163,6 x 74,0 x 8,26 mm ed un peso di 193 grammi, OPPO Find X3 Pro è leggero ma allo stesso tempo molto solido. Il modulo fotocamere posteriore sembra lo speculare quello di un iPhone 12 Pro Max, ma il fatto che il Gorilla Glass 5 (che protegge lo smartphone sia anteriormente che posteriormente) sia stato sagomato in modo da evitare qualsiasi spigolo, rende il dispositivo molto più comodo non solo da maneggiare, ma anche da inserire o estrarre dalle tasche. Insomma, esteticamente l’OPPO Find X3 Pro a me piace, ma questa è una cosa personale.

Niente ceramica o ecopelle, materiali che erano disponibili nel precedente Find X2 Pro, ma sarebbe poco realistico non dire che la cura dei dettagli è al massimo: il posizionamento dei tasti, il bilanciamento dei pesi, e il touch-and-feel, sono senza ombra di dubbio da ultra-premium phone.

È poi tra i top di gamma più comodi da utilizzare con una mano, nonostante lo schermo curvo ai bordi da 6.7 pollici, è resistente ad acqua e polvere nei termini della certificazione IP68 ed integra due speaker stereofonici, di cui uno è integrato nella capsula auricolare.

Display – OPPO Find X3 Pro

Lo schermo dell’OPPO Find X3 Pro è un AMOLED LTPO da 6.7” a 10 bit, con una risoluzione QHD+ da 3216 x 1440 pixel ed una luminosità di spicco di 1300 nits. E, ve lo dico subito, l’ho trovato fantastico, con colori vividi ed incisivi ed un contrasto eccezionale ed una densità di pixel per pollice di altissimo livello pari a 525 ppi.

In quanto display LTPO (Low-temperature Polycrystalline Silicon and Oxide), il pannello di OPPO Find X3 Pro è in grado di gestire una frequenza di aggiornamento che varia tra i 5 Hz ed i 120 Hz, in maniera analoga a quella che abbiamo visto sull’S21 Ultra di Samsung, l’unico (oltre Oppo) ad integrare un display realizzato con questa tecnologia.

Siamo al cospetto di un pannello a 10 Bit reali, in grado di riprodurre un miliardo di colori e a tutti quelli si chiedono quale sia la novità, soprattutto considerando che anche l’OPPO Find X2 Pro vantava un display a 10 bit, è importante sottolineare una cosa: è pur vero che lo scorso anno l’azienda pubblicizzò lo schermo del suo flagship come un pannello a 10 bit, ma in realtà si trattavano di 8 bit con 2 bit di dithering.

La differenza tra i 10 bit e gli 8+2 è abissale, soprattutto per i fotografi o gli esperti del settore. Ed è talmente marcata, che Oppo è fiduciosa del pannello utilizzato che, oltre a sottolineare la copertura dello spazio colore DCI P3, ha dichiarato che il display del Find X3 Pro è in grado di coprire addirittura parte dello spazio Rec.2020.

Ma anche se nei nostri test abbiamo appurato che quanto dichiarato dall’azienda non è molto distante dalla realtà, il punto è un altro: se tutte queste cifre vi sembrano numeri e lettere incomprensibili, allora probabilmente non noterete la differenza utilizzando il nuovo dispositivo dell’azienda.

Ciò che anche i meno esperti dovrebbero avere ben impresso in mente circa l’OPPO Find X3 Pro, è che l’intero smartphone e la relativa catena di produzione dei contenuti foto/visivi sono basati sul concetto del rispetto degli spazi colori: a partire dalla sorgente (le fotocamere) fino al display che deve riprodurli, il full-path 10-bit Colour Management System di Oppo rende i colori estremamente realistici. E questa è una cosa che, fino ad ora, non si era mai vista in uno smartphone.

Ma non finisce qui. Per garantire una visione ottimale a tutti, OPPO ha anche pensato alle persone che soffrono di leggere alterazioni della percezione cromatica: per farlo, ha integrato il test Munsell 100 con il quale ogni persona potrà calibrare la tinta di riproduzione dello schermo, in base alle proprie necessità e nel caso di leggero daltonismo.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca dell’OPPO Find X3 Pro c’è un Qualcomm Snapdragon 888, agganciato da 12 GB di RAM di tipo LPDDR5 e 256GB di memoria interna di tipo UFS 3.1 non espandibili tramite microSD. E chi con il miglior processore di Qualcomm, e le memorie più veloci attualmente disponibili in commercio si aspetta il massimo delle prestazioni, non verrà assolutamente deluso.

Il top di gamma di OPPO è in grado di garantire prestazioni elevatissime ed una buona ottimizzazione della batteria, ed anche se a parità di SoC e tipologia di memorie il Find X3 Pro ha ottenuto un punteggio su GeekBench 5 marcatamente inferiore a quello ottenuto dal Mi 11 (3348 punti contro 3762 punti), si tratta di una differenza che probabilmente nessun utente riuscirebbe a notare nell’utilizzo quotidiano del dispositivo.

Con l’OPPO Find X3 Pro praticamente tutto, dal sistema operativo, alle animazioni, alle applicazioni più pesanti o ai giochi con grafiche più complesse, funziona che è una meraviglia. I rallentamenti sono praticamente inesistenti ed i tempi di caricamento sono ridotti praticamente all’osso. Insomma, da uno smartphone del genere ci si aspettano prestazioni di alto livello, e con Find X3 Pro non si viene delusi.

Ottimo l’audio in capsula e la ricezione del segnale cellulare, perfette le prestazioni del modulo WiFi 6 che è in grado di sfruttare tutta la banda della tecnologia. Molto veloce anche il sensore per le impronte digitali, che è stato integrato sotto lo schermo ed è di tipo ottico (che ho trovato nettamente più veloce rispetto a quello dello Xiaomi Mi 11), buoni anche gli speaker stereofonici, anche ho notato un leggero sbilanciamento nel volume di riproduzione: lo speaker inferiore è sensibilmente più potente di quello integrato nella capsula auricolare. La porta USB-C è compatibile con lo standard 3.1.

Fotocamera – OPPO Find X3 Pro

Per quanto riguarda le fotocamere di OPPO Find X3 Pro il punto è questo: ormai praticamente tutti collegano il fattore “innovazione” alla micro-lente che svolge il ruolo di microscopio nel nuovo dispositivo dell’azienda. Personalmente però, non la vedo proprio così. Ok, la possibilità di poter scattare (a 3 megapixel) immagini super ingrandite è una di quelle cose che sin dal primo utilizzo fanno pensare “wow”, è un’innovazione ed è unica nel suo genere. Ma io la vedo così: è totalmente inutile.

È divertentissima, ma è totalmente inutile. Certo, qui si va nell’esperienza personale, ma dubito che – superato un primo periodo di eccitazione da novità – un utente medio si metta ad utilizzare quotidianamente questa fotocamera ingrandendo fino a 60x gli oggetti o i materiali. Anche perché è una fotocamera a fuoco fisso, ed è molto scomoda da utilizzare: c’è un piccolo stabilizzatore elettronico che aiuta nell’inquadratura, è presente un led circolare con il quale illuminare i soggetti, ma trovare la giusta distanza di messa a fuoco ed avere la mano totalmente ferma per poter scattare, non è una cosa per tutti.

La vera, più importante, innovazione delle fotocamere integrate nell’OPPO Find X3 Pro si nasconde sostanzialmente in due fattori: sia la fotocamera principale che quella ultra grandangolare utilizzano lo stesso medesimo sensore da 50 megapixel che Sony ha prodotto proprio per Oppo e OnePlus, inoltre nell’ultra wide è stata utilizzata una lente F2.2 free form, che assicura una focale di circa 16mm e con la quale le tipiche aberrazioni cromatiche e prospettiche degli ultra grandangolari vengono gestite sensibilmente meglio.

Il risultato è eccezionale. Quando si scatta a 10 bit con la fotocamera principale (che utilizza un f/1.8 stabilizzato) o con la fotocamera ultra wide, le immagini catturate non solo sono di altissima qualità, ma hanno praticamente la stessa identica gestione del colore, delle ombre e del contrasto. Insomma, c’è una sensazione di uniformità che è difficile da trovare in uno smartphone Android.

Nell’OPPO Find X3 Pro il Sony IMX766, 1/1.56” con pixel da 1.0μm da il meglio di sé, il pixel binning funziona benissimo nella produzione di immagini da 12.5 megapixel (con la quale i pixel diventano da 2.0μm): tutto sommato si tratta di un sensore molto simile a quello che abbiamo visto nel Find X2 Pro, nel quale viene sfruttata la tecnologia 2×2 OCL per la messa a fuoco in ogni direzione ed è presente la possibilità di utilizzare la modalità dual iso per scatti ad alta dinamica.

La differenza sta però nel numero di colori che è in grado di gestire. Il nuovo sensore integrato nell’OPPO Find X3 Pro integra un convertitore a 12 bit ed è quindi in grado di scattarein RAW a 12 bit, oppure in modalità RAW+: è una modalità molto simile al ProRAW di Apple, e non è altro che è un processo RAW ricavato utilizzando la modalità dual-io, quindi con diverse sensibilità e quindi con una gamma dinamica più ampia e gestibile in fase di editing.

Sparisce lo zoom periscopico, presente sul modello del 2020, al cui posto è stato integrato un più tradizionale zoom 2x da 13 megapixel. Ed è forse proprio questo il vero tallone d’Achille (anzi, tallone da killer) del comparto fotografico dell’OPPO Find X3 Pro. La qualità delle immagini scattate con lo zoom è buona, ma di certo non ai livelli di quelle scattate con le altre due fotocamere integrate nello smartphone, ed è davvero un peccato perché è una differenza che sbilancia un po’ tutto. Lo zoom di Oppo è in grado di arrivare ad un ingrandimento 5x in modalità ibrida, che è piuttosto buono, oppure di spingersi a 20x in modalità digitale: e seppure la qualità con questo ingrandimento sia superiore rispetto a quella che abbiamo visto in altri dispositivi, rimangono comunque immagini molto pastellate e difficilmente godibili.

Insomma, sarete d’accordo con me che le vere innovazioni nel comparto fotografico di OPPO Find X3 Pro sono ben altre che la lente microscopio, e le si trova anche nella registrazione dei video: sono eccezionali ed oserei dire quasi eccessivi quanto la fotocamera. Si possono chiaramente registrare in 4K a 60 fps, utilizzando diversi profili colore e sfruttando anche l’HDR, ma la vera chicca è che possono essere registrati anche in LOG.

Che vuol dire? In soldoni, un video in LOG può essere immaginato come una foto in RAW: si tratta di un video registrando sfruttando tutta la dinamica del sensore, che andrà poi modificata e gestita in fase di montaggio. E, di nuovo, registrare video a 10 bit in LOG, è una cosa difficile da trovare (e gestire) anche nel mondo delle fotocamere.

Software

Ad animare OPPO Find X3 Pro ci pensa Android 11, personalizzato con la ormai conosciutissima Color OS che arriva alla versione 11.2. E se nella stragrande maggioranza dei dispositivi Android, la differenza tra le GUI è sostanzialmente legata all’aspetto del sistema operativo di Google, con la Color OS di OPPO vengono introdotte moltissime possibilità di personalizzazione. Sullo smartphone di OPPO praticamente tutto è personalizzabile, a partire dalle icone, dai colori, e dalle animazioni varie, fino ad arrivare al menu delle notifiche o addirittura alla gestione del colore a schermo.

Insomma, senza andare troppo nello specifico (perché sulla nuova Color OS pubblicheremo a breve un approfondimento) si tratta di un’interfaccia grafica che “o la si odia, o la si ama”. Ma sono sicuro che gli smanettoni della personalizzazione troveranno pane per i propri denti con l’ultima versione della Color OS. Si passerà un bel po’ di tempo a personalizzare tutte le voci dello smartphone ma, credetemi, ne vale la pena.

Batteria

La batteria dell’OPPO Find X3 Pro è una 4500 mAh in grado di sfruttare la ricarica rapida SuperVOOC da 65w, ed è in grado di garantire prestazioni nella media. Con un utilizzo medio-basso si arriva a fine giornata senza alcun problema, ma qualora si stressi lo smartphone un po’ di più, l’autonomia potrebbe ridursi parecchio. Poco male, anche perché con la SuperVOOC basteranno circa 40 minuti per portare a termine una ricarica completa e, grazie alla modalità di ricarica intelligente, qualora – ad esempio – si dovesse mettere in carica lo smartphone prima di andare a dormire, il processo di ricarica sarà temporizzato nel corso del tempo, in modo da arrivare al 100% più lentamente per preservare la longevità della batteria.

A differenza di OPPO Find X2 Pro inoltre, è presente la ricarica wireless a 30w, che può anche essere sfruttata in modalità inversa per ricaricare gli altri dispositivi.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo ufficiale in Italia dell’OPPO Find X3 Pro è di 1149 euro. Una cifra alta, da top di gamma, che potrebbe essere anche adeguata a quello che offre. La realtà dei fatti però, è che si potrebbero passare ore a discutere sul fatto che le innovazioni che offre siano o meno davvero quello di cui hanno bisogno gli utenti, anche perché oggi come oggi, questi smartphone vanno a finire nelle mani di persone che magari guardano la TV con le impostazioni dinamiche dell’immagine, o che comunque ignorano che dietro la gestione e la riproduzione dei colori ci sia una vera e propria scienza.

E come biasimarli, anche perché la vita è già complicata di suo. Insomma, le innovazioni introdotte con l’OPPO Find X3 Pro ci sono, sono tante e sono importanti. Ma tempo possano essere allo stesso tempo molto di nicchia e del tutto inutilizzate o incomprese dalla stragrande maggioranza degli utenti, che magari si focalizzeranno sulla fotocamera microscopio, piuttosto che sui 10 bit del pannello, sulla fotografia RAW+ o sui video in LOG. Ma è giustissimo così.

Il punto è che OPPO Find X3 Pro è senza dubbio uno degli smartphone più innovativi presenti sul mercato, è costruito perfettamente, è solido, bilanciato, ed è il primo vero competitor di quella bestia che è il Samsung Galaxy S21 Ultra. Ma come tutte le cose, va capito e va apprezzato per le sue caratteristiche uniche.

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RASSEGNA PANORAMICA
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Software
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Prezzo
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Dario Caliendo
Nel mondo della tecnologia dal lontano 2007, ingegnere informatico di formazione, condivide la sua passione per il tech con quella per gli animali e per la buona cucina. Crede che la tecnologia debba essere sempre alla portata di tutti, e per questo ama spiegarla nel modo più semplice e chiaro possibile. Le recensioni sono il suo pane quotidiano.
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