Creato nel 2013, il marchio Honor si appresta a camminare sulle proprie gambe, dopo essersi affidato in buona parte a mamma Huawei. Il ban statunitense ha obbligato l’azienda a cedere il proprio sub-brand e tutte le quote azionarie in possesso, pertanto Honor diventerà un vero e proprio brand indipendente. C’è molta curiosità su cosa cambierà all’atto pratico, in primis sulla possibilità di tornare ad usare i servizi Google. La dirigenza ha già risposto a diverse domande, specialmente in merito ad argomenti quali aggiornamenti, garanzia ed assistenza.
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Cambio di strategia commerciale per Honor: meno online, più offline
Adesso che Huawei ed Honor non sono più riconducibili alla stessa entità, sarà interessante valutare come cambieranno le strategie di mercato. Addirittura le due aziende potrebbero finire direttamente in competizione e lo stesso fondatore di Huawei non vede l’ora che ciò accada. Ma non finisce qua: secondo un report proveniente dalla Cina, Honor starebbe valutando un cambio di profilo quando si parla di approccio al mercato. Finora è stato un brand direzionato ad un pubblico prettamente giovanile, con prodotti non molto costosi e venduti perlopiù online. Nel frattempo, Huawei si concentrava nell’offrire prodotti più premium e focalizzati sulla vendita nei retail fisici.
Dopo la separazione, Honor starebbe pianificando un intensificamento delle vendite offline, a partire dall’apertura di più negozi. A partire dalla Cina, l’azienda avrebbe già iniziato ad aprire punti vendita in varie regioni e starebbe pianificando l’inaugurazione di alcuni Honor Experience Store per far saggiare con mano al pubblico i propri prodotti in maniera più approfondita. Già nel corso dell’estate scorsa il presidente Zhao Ming aveva sottolineato una crescita in tal direzione, con le vendite offline che per la prima volta avevano superato quelle online. Non ci resta che attendere e scoprire cosa cambierà per Honor qua in Europa.