Quando due aziende si contengono un posto nel mercato, è fisiologico che ci sia una giusta dose di rivalità. Se si guarda alla Cina, le due aziende capostipite nel settore smartphone sono Huawei e Xiaomi. Da tempo assistiamo al balletto fra le prime posizioni nelle vendite globali: seppur Huawei si sia mantenuto salda a lungo, da qualche mese Xiaomi ha avuto la meglio. La ragione è presto detta: l’impossibilità di usare i servizi Google ha fatto desistere molti clienti dall’acquisto. E anche se Huawei sta duramente lavorando per sostituirli con il proprio software, ci vorrà molto tempo prima di convincere l’utenza.
Aggiornamento 08/04: Xiaomi ha rilasciato una dichiarazione in merito, la trovate in questo articolo dedicato.
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Se per Huawei questa situazione si sta rivelando estremamente delicata, è ovvio che a Xiaomi non paia il vero che la rivale sia in difficoltà. Ed ecco, quindi, che con il lancio di Mi 10 Pro è prontamente arrivata la stoccata ai suoi danni.
Come mostrato in questa foto, la confezione di Mi 10 Pro mette in bella vista una frase non casuale: “Mi 10 Pro con facile accesso alle utilizzatissime app Google“. Il perché di questa scritta è presto detto: mettere nero su bianco la principale differenza che ad oggi intercorre fra Xiaomi e Huawei. Quale miglior momento storico di ribadire che comprare uno dei propri smartphone comporta avere un “vantaggio” rispetto alla concorrenza?
Volendo essere meno malizioso, è anche vero che la scelta di apporre questa scritta può derivare dai dubbi saltati fuori dopo il caso Huawei. Mi è successo in più di un’occasione che un amico o un parente mi chiedesse “Ma se compro uno Xiaomi ce lo trovo Google?“. Da questo dubbio legittimo, derivante dall’accostamento di Huawei e Xiaomi come aziende cinesi, l’azienda potrebbe aver deciso di chiarire che il ban USA non intacchi la propria produzione.