Nel mentre in Europa lo sviluppo del 5G viene affidato nelle mani di Huawei, lo stesso non si può certo dire per gli USA. Le dichiarazioni al vetriolo dell’FCC non hanno lasciato spazio a trattative: l’azienda è un pericolo nazionale e non può essere presente sul suolo statunitense. Ma di questo il colosso cinese non sembra più preoccuparsi molto, almeno stando alle dichiarazioni del fondatore Ren Zhengfei. In occasione di un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, egli ha affermato che “possiamo sopravvivere benissimo senza gli USA. La guerra ai dazi con la Cina è un qualcosa che non mi preoccupa“.
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In realtà, la diatriba fra le due nazioni storicamente nemiche riguarda ancora Huawei, ma è evidente che nelle intenzioni dell’azienda ci sia la volontà di discostarsi da tutto ciò. Non a caso sono previsti investimenti da svariati miliardi di euro nel nostro continente, in modo da potersi slegare dal Nord America in quanto a fornitori. “Virtualmente non abbiamo accordi di business con gli US, con cui non abbiamo avuto nessun confronto in merito“. Questo slegarsi fra le due realtà comporterà perdite economiche da non sottovalutare per l’America, con incassi mancati di circa 11 miliardi di dollari.
Affermazioni, queste di Ren Zhengfei, che si sommano a quelle precedenti, in cui diceva come il ban USA abbia in realtà aiutato Huawei. La società è comunque cresciuta molto in questi mesi, seppur a discapito della stabilità interna, visti i dissidi saltati fuori da parte dei propri dipendenti. Nel frattempo continua lo sviluppo dell’infrastruttura 5G, portato avanti senza l’ausilio di tecnologie americane: “Non ci aspettiamo di essere rimossi dalla Entity List. Potrebbero anche tenerci dentro per sempre, visto che a noi sta bene lo stesso“.
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