La questione fra USA e Huawei continua ad andare avanti, seppur non senza balbettamenti da ambo le parti. Da un lato abbiamo gli USA, che cercano di far ostracizzare l’azienda dal 5G dei paesi alleati, ma nel mentre permettono ad aziende come Microsoft di commerciarci liberamente. Dall’altro una Huawei che attende un riavvicinamento, specialmente con Google, ma parallelamente lavora per rendersi totalmente indipendente dalle tecnologie occidentali.
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Sulla spinosa faccenda si è nuovamente esposto il fondatore e CEO Ren Zhengfei ai microfoni della CNN. Dopo aver già affermato di non aver bisogno degli USA, in contrasto con le precedenti dichiarazioni, ha dichiaro come il raggiungimento della vetta del mercato smartphone sia possibile anche senza Google. Ciò non significa, però, che Huawei voglia che la Cina applichi lo stesso trattamento ad aziende americane come Apple, anzi.
Sarà soltanto questione di attendere più tempo, con una crescita che dovrebbe rivelarsi più lenta ma comunque presente. Le previsioni dell’azienda vedevano il sorpasso a Samsung entro il 2020, ma questo traguardo sarebbe soltanto rimandato agli anni a venire. C’è da dire, però, che un mercato come quello europeo, focale per l’espansione occidentale di Huawei, si è rivelato stagnante nelle vendite, a seguito del ban statunitense.
Al contempo, in Cina è Huawei a registrare gli unici numeri positivi, con il resto dei produttori che soffre di un mercato saturo. Un punto di svolta potrebbe essere rappresentato da HarmonyOS, il sistema proprietario alternativo ad Android che, però, stenta a decollare. A questo punto sarà interessante valutare la situazione con il lancio della serie Huawei P40: se anche in quel caso il ban Google si abbatterà impietoso, quale sarà il destino di Huawei in occidente?
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