Manca circa una settimana al debutto dei nuovi Redmi Note 8 Pro e del suo fratello minore, equipaggiati con una tripla camera con un modulo TOF e dotati del SoC Helio G90T. Ed ora arriva un’ennesima novità che – in base al teaser rilasciato dalla stessa compagnia, dovrebbe coinvolgere entrambi i dispositivi in arrivo: la presenza di un sistema di raffreddamento al liquido!
Aggiornamento 27/08/2019: Lu Weibing ci mostra l’interno del device, con il sistema di raffreddamento al liquido.
Redmi Note 8 Pro avrà un sistema di raffreddamento al liquido: la conferma dalla compagnia cinese
Questa caratteristica è da sempre prerogativa dei dispositivi da gaming di fascia alta, ma ora sembra prendere piede anche a bordo di modelli più contenuti. Redmi Note 8 Pro (e forse anche Note 8) potranno offrire un’esperienza di tutto rispetto ai videogiocatori più incalliti anche grazie alla presenza di un sistema di raffreddamento al liquido, fondamentale per mantenere le temperature basse durante sessioni di gioco prolungate.
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Insomma, l’ennesima caratteristica che va a potenziare un dispositivo destinato al successo, visto anche l’entusiasmo degli utenti verso il suo predecessore. Oltre ai nuovi smartphone, il 29 agosto sancirà anche il debutto della Redmi TV, la prima smart TV del produttore cinese… in diretta competizione con Xiaomi!
Lu Weibing mostra l’interno del Redmi Note 8 Pro | Aggiornamento
Il capo di Redmi ha pubblicato uno scatto in cui ci mostra l’interno dello smartphone, con un focus sul sistema di raffreddamento al liquido. Il dirigente sottolinea come durante le fasi di gioco prolungate sia necessario sfruttare una soluzione per contenere le temperature, motivo per cui si è deciso di procedere con una soluzione a liquido (con strati di rame e fogli di grafite). Assorbendo e rilasciando il calore, il sistema di raffreddamento è in grado di mantenere il Redmi Note 8 Pro “fresco”, in modo da evitare pessime sensazioni tenendo in mano il device e problemi interni.
Inoltre Lu Weibing afferma che il sistema non si focalizza esclusivamente sul processore – la principale fonte di calore – ma continua anche lungo il chip di gestione dell’alimentazione, in modo da contenere le temperature anche durante la ricarica.
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