A quanto pare l’esempio dato dalla compagnia di Lei Jun sta diventando una sorta di modello anche per le aziende partner di Xiaomi. Infatti, a pochi mesi dall’entrata in borsa di Huami – leader nel settore dei wearable – anche Viomi ha deciso di fare il grande salto sul Nasdaq.
Dopo Xiaomi e Huami, Viomi si quota in borsa con una IPO di 9 dollari per azione
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La satellite di Xiaomi si occupa principalmente di prodotti smart per la casa – qui e qui trovate alcuni esempi – ha dato il via alle quotazioni in borsa nella mattina del 25 settembre, con il ticker VIOT ed un valore di circa 9 dollari per azione. La prima IPO di Viomi ha permesso al brand di raccogliere circa 103 milioni di dollari, sicuramente un buon risultato .
L’azienda è stata fondata nel 2014 e si è distinta fin da subito per la sua vicinanza con la connazionale Xiaomi e per la sua gamma di prodotti IoT ed elettrodomestici smart. Ma proprio la dipendenza dal colosso cinese potrebbe essere un’arma a doppio taglio, anche dopo un debutto così scoppiettante. Infatti sembra che molti investitori di Xiaomi siano confluiti qui e che la collaborazione tra le due realtà dovrebbe giungere al capolinea a dicembre 2018. Ma ovviamente tra le intenzioni di Viomi c’è quella di rinnovare il suo rapporto con la casa principale!
Xiaoping Chan, CEO di Viomi ha sottolineato l’importanza dell’entrata in borsa del marchio, che rappresenta un’occasione unica per migliorare e concentrare ancora più risorse nello sviluppo tecnologico dei suoi elettrodomestici smart.
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