on il lancio internazionale di ZTE Axon 20 5G, non c’è voluto molto prima che JerryRigEverything ci mettesse le mani sopra. Lo youtuber è solito testare molti smartphone, principalmente nella fascia premium del mercato, ma questa volta non si tratta di un terminale come un altro. ZTE ha deciso di fare da apripista per il trend della fotocamera sotto allo schermo, anticipando tutti i produttori principali. Si tratta comunque del primo del suo genere, quindi sicuramente migliorabile, ma come si sarà comportato nei test di resistenza di Zach?
Aggiornamento 28/12: dopo i test di resistenza, abbiamo il teardown. Lo trovate a fine articolo.
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ZTE Axon 20 e la sua fotocamera sotto allo schermo finiscono nelle grinfie di JerryRigEverything
Prima di tutto, JerryRigEverything ha preso in considerazione l’elefante nell’armadio di ZTE Axon 20, ovvero la selfie camera. ZTE ha sostanzialmente adottato la stessa tecnologia dello schermo di TV quali la Xiaomi Mi TV LUX Transparent Edition. Anziché togliere una porzione dallo schermo OLED frontale e riservarla alla fotocamera, ha integrato una porzione di display apposita con risoluzione ridotta. Così facendo, la fotocamera è in grado di vedere attraverso ad essi, a patto che lo schermo sia nero, ergo spento. Essendo il primo del suo genere, però, c’è ancora del lavoro da fare, fra una qualità fotografica non al top e pixel visibili a schermo acceso.
Ma a parte questo, ZTE Axon 20 ha superato i test di JerryRigEverything in maniera egregia e nella media per la fascia alta del mercato. Lo schermo si graffia al livello 6/7 della scala Mohs, il sensore ID funziona lo stesso pur graffiando il display che ha di fronte e la scocca si flette ma non si spezza.
Aggiornamento 28/12
Puntuale come un orologio svizzero, JerryRigEverything ci delizia con il teardown di ZTE Axon 20. Un disassemblaggio più interessante del solito, dato che abbiamo a che fare con il primo smartphone al mondo ad avere una selfie camera sotto allo schermo. La sua decostruzione avviene in maniera standard, partendo dallo scollamento del retro in vetro applicando una forte fonte di calore. Al suo interno bisogna districarsi fra qualche cavo piatto prima di avere accesso alla batteria. Sfortunatamente è ben incollata alla scocca e non ci sono gli appositi sticker per rimuoverla più facilmente. Al di sotto è evidente l’heatpipe in rame, elemento ormai onnipresente negli smartphone di fascia alta onde evitare episodi di thermal throttling.
Ma arriviamo al “piatto forte”, ovvero la fotocamera frontale. Il sensore è fisicamente identico a quelli visti sugli smartphone canonici. La particolarità sta tutta nello schermo, più precisamente nella porzione che sta davanti alla fotocamera. Una volta rimossa, si nota come lo schermo sia effettivamente trasparente e lasci vedere attraverso di esso. L’unica anomalia è rappresentata dalla patina gialla che ne deriva, la quale immaginiamo viene rimossa in automatico dal software di ZTE.
Da notare anche l’assenza della capsula auricolare, compensata da un trasduttore che propaga l’audio mediante vibrazione del display. Una soluzione simile la ricordiamo a bordo dello storico primo Xiaomi Mi MIX.
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