TSMC è in crisi per la perdita di Huawei?

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TSMC è un’azienda di cui abbiamo sentito parlare sempre più spesso in quest’ultimo periodo, anche grazie al rapporto che la legava a Huawei. Da diverso tempo, infatti, questo brand non può più rifornire il colosso cinese di chipset per i propri smartphone, a causa del ban degli Stati Uniti. Nonostante questo, però, pare che non ci saranno grosse ripercussioni nel corso di quest’anno per il chipmaker taiwanese, che prevede addirittura una cospicua crescita.

TSMC prevede un aumento delle entrate nel 2020

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Quest’anno non è stato sicuramente uno dei più fortunati, sotto diversi aspetti. Malgrado tutto, però, TSMC ha registrato un aumento delle entrate del 30% nell’ultimo trimestre del 2020. Un dato che fa riflettere, soprattutto considerando la perdita di un brand come Huawei all’interno delle propria clientela. Secondo il rapporto di Nikkei, dunque, l’epidemia di Coronavirus ha generato una forte richiesta di soluzioni digitali, tra cui smartphone, che hanno provocato un aumento delle entrate per il chipmaker taiwanese.

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Dando un’occhiata a tutti i dati, le entrate totali potrebbero attestarsi su circa 12 miliardi di dollari, con un aumento di più del 20% rispetto allo scorso anno. Molto probabilmente, quindi, con il ritorno ad una situazione di instabilità a livello mondiale, con l’aumento dei casi di contagio, la situazione potrebbe paradossalmente migliorare ancora per TSMC.

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