Non è la prima volta che affrontiamo questo discorso: da anni uno dei limiti più grandi (soprattutto) del mondo degli smartphone era una sorta di “disconnessione” tra l’evoluzione dell’hardware e del software con l’evoluzione delle batterie. Perché è inutile girarci intorno, se da un lato i processori, le memorie, i display, le fotocamere etc – anno dopo anno – sono diventati sempre più ottimizzati e prestanti, dall’altro le batterie per davvero tanto tempo non sono mai evolute alla stessa velocità.
E ci hanno provato in tutti i modi: aumentando le dimensioni degli smartphone, tentando di ridurre i consumi dei processori e degli schermi (puntando al refresh rate variabile), oppure presentando ricariche ultra-veloci che poi difficilmente abbiamo realmente visto integrare negli smartphone.
Ma finalmente qualcosa è cambiato e, sia chiaro, non è la prima volta in assoluto ma è la conferma che ormai il futuro è questo: dopo prodotti come l’Honor Magic 6 Pro (qui la recensione), Magic V3 (qui la recensione) e l’OPPO Find X8 Pro (qui la recensione), anche OnePlus 13 arriva con le nuove batterie silicio-carbonio, grazie alle quali in uno spessore di 8.5 mm ed un peso di circa 210 grammi è in grado di immagazzinare beh 6000 mAh d’energia.
Certo, OnePlus 13 non è solo batteria e sì, ai più attenti farà venire in mente qualche similitudine con cugino Find X8 Pro, dal quale si differenzia sostanzialmente per un comparto fotocamere meno “completo” (ma a questo ci arriveremo) a favore di un processore leggermente più potente.
Lo stiamo provando ormai da quasi un mese e siamo pronti a parlarvi di tutti i suoi pro ed i suoi contro.
Indice
Recensione OnePlus 13: aumenta il prezzo, diminuiscono i compromessi
Videorecensione OnePlus 13
Design e materiali
In linea di massima, OnePlus 13 non porta cambiamenti di design sostanziali rispetto alla generazione precedente. Il display rimane delle stesse dimensioni, anche se le cornici sono ottimizzate meglio, il camera bump continua ad essere circolare e sarà disponibile in tre colorazioni (purtroppo noi abbiamo ricevuto quella nera, che è la più anonima a mio parere).
Fortunatamente il comparto fotocamere è stato alleggerito eliminando quella struttura che l’anno scorso avvolgeva il camera bump sul lato sinistro fino alla scocca, e la colorazione che abbiamo ricevuto in prova ha una scocca posteriore realizzata con una particolare lavorazione che lo rende super piacevole al tatto e per nulla sofferente alle impronte digitali, che però diminuisce tantissimo il grip aumentando la scivolosità.
L’alert slider ancora una volta è posizionato sulla sinistra sulla sinistra (una soluzione più intelligente secondo me), nel frame superiore c’è un blaster IR (che è sempre ben accetto) ed anche se da un punto di vista puramente stilistico le novità sono ben poche, qualcuna c’è: le cornici non sono più bombate ma hanno un taglio molto più netto, il che migliora drasticamente il grip e la comodità, la porta USB è una 3.2 con uscita video e se fino alla versione 11 il top di gamma di OnePlus non aveva alcuna certificazione IP, OnePlus 13 ne ha una di massimo livello.
OnePlus 13 è il primo prodotto del brand a vantare la certificazione IP69, e non solo è resistente a polvere e acqua, ma è anche in grado di resistere a immersioni in acqua fino a 1,5 m per 30 minuti e getti d’acqua ad alta pressione ed alta temperatura.
Display
C’è da dire che i top di gamma del 2024 sono tutti uniti da un unico filo conduttore: l’alta qualità dei display utilizzati. L’abbiamo visto nello Xiaomi 14 (qui la recensione), nel Samsung Galaxy S24 Ultra (qui la recensione) ed anche nel Pixel 9 Pro (qui la recensione). E, chiaramente, con OnePlus 13 la storia non cambia. Il pannello utilizzato nel nuovo smartphone dell’azienda è un ProXDR Display con LTPO 4.1, è un AMOLED a 120 Hz da 6.82”, con una luminosità di picco di 1600 nits in HBM e 4500 nits in local HDR che, però, non è protetto da un Gorilla Glass ma da un vetro in Ceramic Guard.
È un pannello eccezionale, con una densità di pixel per pollice di 510 ppi, con un sensore per la luminosità ambientale che funziona molto bene e la tecnologia ProXDR che lo standard Ultra HDR: nei nostri test abbiamo riscontrato una luminosità di picco di circa 1687 nits con un video in HDR, in linea con i valori HBO dichiarati dal produttore, e di quasi 1200 nits in bianco puro (ed è un valore piuttosto alto), anche se non siamo riusciti a capire quando dovrebbero essere possibili i 4500 nit di picco ufficialmente dichiarati.
Le cornici, poi, sono ottimizzate davvero benissimo, sono simmetriche, molto sottili, e danno un effetto quasi borderless molto piacevole. Inoltre, ho provato ad utilizzare il dispositivo anche sotto la pioggia e con le mani bagnate senza mai avere problemi di touch.
Ad ogni modo, c’è poco da dire sullo schermo del OnePlus 13: è brillante, ha neri profondi, è contrastato ed ha una buon bilanciamento di colore e bianchi che si può anche personalizzare nelle impostazioni. Le immagini sembrano quasi stampate su un foglio di carta. Insomma, è un signor display.
Hardware e prestazioni
OnePlus 13 sotto la scocca ha un Qualcomm Snapdragon 8 Elite, affiancato da 12 GB o 16 GB di memoria RAM LPDDR5X e 256 GB o 512 GB di memoria interna di tipo UFS 4.0. Ed è inutile girarci intorno, anche se – come vedremo – il brand ha pensato ad una gestione leggermente conservativa del SoC di Qualcomm, in termini di prestazioni nude e crude OnePlus 13 è più potente del Find X8 Pro che utilizza il Dimensity 9400, soprattutto in single core e nelle prestazioni della GPU che è una Adreno 830.
A dirla tutta, basandoci sui benchmark, l’unica volta che il SoC di Qualcomm si è comportato leggermente peggio del Mediatek è nei test relativi ai calcoli per l’intelligenza artificiale, ma in linea di massima in tutti i nostri test OnePlus 13 ha ottenuto punteggi perfettamente in linea con le medie dichiarate da Qualcomm quando ha presentato il suo nuovo processore top di gamma.
Bene anche la gestione delle temperature che però (come noterete dal grafico) nei vari stress test che abbiamo eseguito sono state tenute a bada abbassando, quando serve, la frequenza dei core ad alte prestazioni con un conseguente calo della relativa stabilità generale, ma non al punto dal far notare all’utente finale particolari rallentamenti.
Insomma, il sistema di raffreddamento Tiangong di seconda generazione, costituito da una camera a vuoto in acciaio inossidabile con grafite 2K a doppio strato pare funzionare piuttosto bene e nei nostri test non abbiamo mai superato i 45° di temperatura sotto carico alto.
In parole povere, qualsiasi sarà il task che chiederete di svolgere all’OnePlus 13, che sia il rendering di un video in 4K HDR Dolby Vision, l’esecuzione di un gioco complesso, l’utilizzo in contemporanea di più applicazioni pesanti e così via, non avrete mai problemi di rallentamento dovuti al thermal throttling a meno che non giochiate per 3 ore di fila a giochi complessi.
Molto buono l’audio in capsula, così come la ricezione alle reti cellulari. L’audio stereofonico è affidato alla capsula auricolare, ma è piuttosto efficiente ed il sensore di prossimità è fisico e funziona molto bene. Lato connettività non manca nulla: c’è il WiFi 7, il Bluetooth 5.4, il dual sim 5G ed il supporto alle eSIM. Buono il sensore per le impronti digitali, che è ottico, davvero piacevole il sistema di vibrazione che tra i migliori visti in un top di gamma questo 2024.
Fotocamere
E se da un punto di vista hardware, sulla carta, OnePlus 13 ha più muscoli del cugino OPPO, non è così per quanto riguarda le fotocamere che, sì, sono sempre in collaborazione con Hasselblad, ma sono composte da un trittico più “umano” anche se perfettamente bilanciato.
La fotocamera principale utilizza un sensore Sony LYT808 con un’ottica f/1.6 stabilizzata, quella ultra-wide utilizza un sensore Samsung 5KJN5 con apertura f/2.0 ed autofocus, e lo zoom 3X utilizza un sensore Sony LYT600 f/2.65 stabilizzato otticamente. Insomma, rispetto al Find X questo OnePlus 13 ha praticamente lo stesso comparto fotocamere al netto dello zoom periscopico.
Ora, in condizioni di buona luminosità le foto scattate con tutti gli obiettivi davvero buone, con un’ottima gestione della gamma dinamica, un buon bilanciamento dei colori e grazie ad una funzione IA anche quando ci si spinge a fattori d’ingrandimento molto importanti, le immagini che vengono generate sono davvero di ottimo livello. Anche se l’ultra wide non utilizza un sensore prodotto da Sony, una delle caratteristiche più interessanti che si nota quando si scatta con questo OnePlus è la coerenza in termini di generazione dell’immagine tra i diversi obiettivi.
E la stessa qualità la si ritrova anche negli scatti notturni: sempre grazie all’ottima elaborazione software, è possibile realizzare fantastici scatti di notte, anche in condizioni di luce nulla, a mano libera e senza preoccuparsi troppo di modificare le varie modalità di scatto. E proprio come Find X 8 Pro, anche OnePlus 13 tutta una serie di funzionalità software ben studiate, come una particolare modalità da utilizzare nei concerti, al tramonto o per fotografare i fuochi d’artificio e l’arrivo delle Live Photo.
Buoni i video, che possono essere registrati in 4K HDR Dolby Vision con tutte (ma proprio tutte) le fotocamere, che sono ben stabilizzati e che garantiscono una buona qualità anche in condizioni di scarsa luminosità e di notte.
La fotocamera frontale invece è una 32 Megapixel con sensore Sony IMX615 ed è in grado di garantire delle buone foto, anche se non di certo paragonabili a quelle che si possono scattare con quelle posteriori.
Software
In quanto a software, OnePlus 13 arriva con Android 15 e la nuova OxygenOS 15 che, come 2024 comanda, è piena zeppa di intelligenza artificiale. Per non rendere ancora più lunga questa recensione, non mi soffermerò troppo sulle funzioni AI (sulle quali abbiamo già fatto un approfondimento), ma mi limiterò a raccontarvi l’esperienza utente di questa nuova GUI perché, alla fine, è questo quello che conta: com’è l’utilizzo quotidiano dello smartphone.
E funziona molto bene. A prescindere da considerazioni “personali” sull’organizzazione grafica della GUI di OnePlus, va detto che il brand ha pensato ad una serie di ottimizzazioni molto intelligenti che permetteranno allo smartphone di dare un’esperienza utente sempre fluida e molto piacevole.
Grazie alla tecnologia Parallel Processing, ad esempio il software offre animazioni di interruzione complete che consentono transizioni fluide tra le applicazioni, garantendo un’esperienza senza interruzioni anche durante un uso intensivo. Che si tratti di aprire e passare continuamente tra più di 20 applicazioni o di gestire operazioni a livello di sistema, OxygenOS 15 offre un’esperienza costantemente stabile e fluida.
Inoltre, grazie all’analisi e alla rimozione di funzionalità ridondanti, gli utenti possono usufruire di maggiore spazio di archiviazione per app e file ed arriva anche la funzione Share with iPhone, con la quale si potranno condividere file con gli iPhone (installando un’app per iOS) in stile AirDrop e, come già vi ho anticipato, c’è una valanga di intelligenza artificiale, compreso Gemini e il Cerchia e Cerca di Google.
C’è l’AI Eraser per eliminare oggetti e persone dalle foto, c’è Aumenta Nitidezza AI che trasforma le foto a bassa risoluzione rendendole più nitide. C’è Metti a Fuoco AI che elimina i microcosmi, c’è Rimuovi Riflessi AI che elimina i riflessi e così via. Infine lato aggiornamenti in brand garantisce 4 anni di major update e 5 anni di patch di sicurezza.
Batteria e ricarica
In quanto a batteria c’è poco da dire, soprattutto dopo la prefazione di questa recensione. Basti pensare a 6000 mAh in 8.5 millimetri ed una media di schermo acceso che nei miei test ha sfiorato le 9 ore con un utilizzo medio. Insomma, OnePlus 13 si può considerare quasi un battery phone e siamo solo agli inizi dell’era silicio-carbonio.
La ricarica veloce arriva fino a 100w con un caricabatterie SUPERVOOC, e quella wireless arriva a 50W con il caricabatterie magnetico AIRVOOC.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita di OnePlus 13 è di 1029 euro nella versione 12/256 e 1179 euro nella versione 16/512. Fino al 5 febbraio, chi acquisterà il OnePlus 13 nella versione da 16 GB di RAM e 512 GB di memoria potrà usufruire di uno sconto di 100 €, con il prezzo finale che scenderà a 1.079 €. Inoltre, fino al 21 gennaio, sarà possibile acquistare, al prezzo di 1.080 €, il OnePlus 13 in bundle con OnePlus Watch 2R e un caricatore 100W. Dal 22 gennaio al 5 febbraio, aggiungendo solo 1 € al prezzo del telefono, sarà invece possibile acquistare anche il caricatore 100W.
Rispetto alla generazione precedente aumenta la cifra richiesta, è vero, anche se a dirla tutta non penso sia questo il vero “ostacolo” con cui dovrà combattere lo smartphone. Eh già, perché il primo diretto competitor di questo OnePlus 13 è sempre prodotto in casa BKK e si chiama OPPO Find X8 Pro che è arrivato con un prezzo di lancio di 1199,99 euro.
Rispetto alla generazione precedente aumenta la cifra richiesta, è vero, anche se a dirla tutta non penso sia questo il vero “ostacolo” con cui dovrà combattere lo smartphone. Eh già, perché il primo diretto competitor di questo OnePlus 13 è sempre prodotto in casa BKK e si chiama OPPO Find X8 Pro che è arrivato con un prezzo di lancio di 1199,99 euro.
Quale scegliere tra i due? Bella domanda, ma mettiamola così: se puntate ad un comparto fotografico più completo che può vantare anche una periscopica (ma con le altre tre fotocamere praticamente identiche) e a qualche anno di aggiornamenti in più OPPO è la risposta, se invece puntate al nuovo SoC di Qualcomm e ad una batteria leggermente superiore questo OnePlus non vi deluderà, anzi.
A voi la scelta.
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Fino al 5 febbraio, chi acquisterà il OnePlus 13 nella versione da 16 GB di RAM e 512 GB di memoria potrà usufruire di uno sconto di 100 €, con il prezzo finale che scenderà a 1.079 €. Inoltre, fino al 21 gennaio, sarà possibile acquistare, al prezzo di 1.080 €, il OnePlus 13 in bundle con OnePlus Watch 2R e un caricatore 100W. Dal 22 gennaio al 5 febbraio, aggiungendo solo 1 € al prezzo del telefono, sarà invece possibile acquistare anche il caricatore 100W .
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