Ci siamo: Huawei sta per abbandonare ufficialmente Android e affidarsi ad HarmonyOS NEXT, il suo OS proprietario che prenderà il posto del robottino verde. In seguito al ban statunitense, l’azienda di Ren Zhengfei ha deciso di creare un sistema operativo indipendente sulla falsa riga di quello attuale ma slegandosi dalle regole di Google, che attualmente le impediscono di usare la versione completa di Android. Questo significa niente app Google, niente Play Store e niente certificazioni per usare app bancarie, di streaming e giochi vari.
Huawei sta per lanciare ufficialmente HarmonyOS NEXT: vediamolo in azione
La data ufficiale è settata per il 22 ottobre, giorno in cui Huawei presenterà nuovamente HarmonyOS NEXT, questa volta non soltanto sotto forma di teaser o dettagli preliminare ma dandoci tutte le informazioni. Questo significherà scoprire quali smartphone saranno aggiornati e possibilmente se l’OS proprietario rimarrà un’esclusiva cinese o meno.
Per quanto riguarda le novità, l’OS di Huawei non sarà più basato su Android Open Source Project (AOSP), e questo significa che non supporterà le app Android come successo finora, potendo già contare su oltre 10.000 app e servizi sviluppati per HarmonyOS NEXT e su Huawei Intelligence. Sarà molto più veloce e tre volte più efficiente, avendo abbandonato il kernel Linux di Android in favore del kernel proprietario Harmony.
Grazie al video hands-on qua sopra, abbiamo un’anteprima di come cambierà HarmonyOS NEXT, la cui UI non sarà troppo differente da quella di HarmonyOS visto finora. Le novità non mancano, come nel caso del migliorato effetto di sfocatura, adesso presente non solo quando si apre il Centro di Controllo ma anche le cartelle; inoltre, il blur viene eseguito non più prendendo un frame statico da quello che c’è sullo sfondo, e se si sta guardando un video questo continuerà a essere riprodotto sfocato, dando al tutto una maggiore coerenza e dinamicità.
Le app che continuano a essere riprodotte sono presenti anche nella schermata delle app recenti, così come il viewfinder della fotocamera (dalla UI rinnovata), che ci dà un’anteprima di cosa stiamo inquadrando anche durante l’animazione di apertura dalla schermata di blocco. A proposito di questa schermata, è stata resa più utile ed esaustiva espandendone le funzionalità: il tasto in basso a sinistra è una scorciatoia per varie app, e i widget per mappa e musica sono allargabili per avere più info senza sbloccare lo smartphone.
Oltre all’impressionante lavoro in quanto a fluidità, ci sono altre novità come Huawei Share, in cui i dispositivi con cui si sono già condivisi file rimangono abbinati senza dover ogni volta riconnetterli. Per le foto, è stata aggiunta la possibilità di tener premuto per separare soggetto da sfondo e di poter applicare al volo effetti Beauty in un clic (anche resettabili).
L’8 ottobre è partito il beta testing, mentre il 22 ottobre potrebbe partire il rilascio in pianta stabile, con il debutto pre-installato atteso sulla serie Huawei Nova 13 che verrà presentata allo stesso evento, e forse potremmo sentir parlare anche di Huawei Mate 70.
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