Normalmente, questo tipo di informazioni trapela in rete tramite le parole di fonti interne, leaker o insider, mentre questa volta è avvenuto grazie alle affermazioni pubbliche del CEO di MediaTek. In una recente intervista con gli analisti di Counterpoint Research, Rick Tsai ha dichiarato che esiste una partnership fra ARM e Xiaomi allo scopo di consentire al brand cinese di realizzare quello che sarebbe il suo secondo SoC proprietario.
Come anticipato, farsi in casa un System-on-a-Chip è tutt’altro che facile, sia da un punto di vista prettamente tecnico che da quello più tipicamente economico. Finché si parla di microchip di importanza secondaria, sia Xiaomi che anche competitor come OPPO, vivo e Honor sono riuscite nell’intento: per esempio, Honor V1 e vivo V3 fungono da ISP per la fotocamera così come OPPO MariSilicon X, mentre MariSilicon Y trova spazio nelle cuffie TWS.
Ma a proposito di OPPO, nel 2023 abbiamo visto quanto sia difficile costruire un System-on-a-Chip che si sostituisca efficacemente agli Snapdragon e Dimensity di Qualcomm e MediaTek, finendo per trovarsi costretta a chiudere la divisione dedicata Zeku. Una chiusura su cui si fiondò proprio Xiaomi, che si dice abbia arruolato alcuni dei talenti licenziati, con l’attuale presidente Lu Weibing che arrivò ad affermare che lo sviluppo dei SoC giocasse “un ruolo cruciale“, aggiungendo: “non si tratta se lo stiamo facendo o no: dobbiamo farlo“.