Lo Snapdragon 8 Gen 4 non sarà importante soltanto perché assisteremo al passaggio dai 4 ai 3 nm di TSMC da parte di Qualcomm ma anche e soprattutto perché esordirà la prima CPU con core proprietari Phoenix (anche detti Oryon), la cui potenza è stata dimostrata dai benchmark. Da qui in avanti, Qualcomm metterà da parte i classici core ARM in favore delle proprie soluzioni, nate dall’acquisizione della startup NUVIA.
Se si parla del successivo Snapdragon 8 Gen 5, una prima parentesi va aperta per il processo produttivo: come vociferato in questi giorni, la sua produzione sarebbe affidata sia a TSMC che a Samsung, la prima con processo N3E a 3 nm, la seconda con processo custom SF2 a 2 nm. Ovviamente rimarrebbe la CPU proprietaria, ancora una volta struttura con 2 core ad alte prestazioni e 6 per l’efficienza energetica, questa volta però con core proprietari Pegasus.
Non è ancora noto cosa cambierà da Phoenix a Pegasus, anche se sostanzialmente si tratterebbe di un miglioramento di quella che sarà la prima generazione di core proprietari. Per lo Snapdragon 8 Gen 4 si vocifera addirittura una frequenza di clock che arriverebbe fino a 4 GHz, ben sopra i 3,3 GHz della Gen 3, ma può darsi che siano frequenze raggiungibili solamente sotto forma di macchine di test e difficilmente replicabili in prodotti così compatti come gli smartphone.
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