Huawei vs Xiaomi, nuovo accordo: la causa legale si placa

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Aggiornamento 13/09: ci sono nuovi risvolti nella causa legale che coinvolge Huawei e Xiaomi, li trovate all’interno dell’articolo.

Huawei torna a far parlare di sé ma lo fa in ambito legale, questa volta scagliandosi contro la storica rivale Xiaomi. Sin da quando è stata fondata, Huawei ha accumulato un quantitativo mostruoso di brevetti di ogni tipo (oltre 11.000), principalmente in ambito telecomunicazioni grazie alla sua posizione di leadership (almeno fino al periodo pre-ban). Avere così tanti brevetti significa spesso anche dover ricorrere ai tribunali per far valere i propri diritti sull’utilizzo illecito da parte di altre compagnie, proprio come in questo caso.

Si apre la diatriba legale fra Huawei e Xiaomi per l’utilizzo illecite di alcune tecnologie

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Huawei ha accusato Xiaomi di violazione di alcuni dei suoi brevetti presso il CNIPA, l’ente cinese per la salvaguardia della proprietà intellettuale. I brevetti riguardano tecnologie come i metodi di sblocco dello smartphone, le modalità panoramiche per la fotocamera e altro ancora legato alle connettività 4G.

In situazioni come questa, di solito ci sono tre opzioni: contestare la violazione, pagare l’importo richiesto o fare una richiesta di annullamento del brevetto violato. Nel caso del brevetto fotografico ZL201380073251.6, che riguarda la realizzazione di foto panoramiche, Xiaomi ha scelto di richiederne l’annullamento. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta, Huawei perderebbe il brevetto e Xiaomi non sarebbe più accusata di violazione. Sarebbe interessante sapere la motivazione per cui Xiaomi ritiene che sia annullabile, ma per ora non la conosciamo.

Per quanto riguarda invece la violazione dei brevetti sulla connettività, è stata scelta la seconda opzione: il 13 settembre 2023 è stato annunciato che Huawei e Xiaomi hanno siglato un nuovo accordo che permetterà a Xiaomi di usare le tecnologie coinvolte pagando delle royalties a Huawei.

Richard Yu, CEO di Huawei, ha affermato più volte che l’azienda viene spesso copiata da altre aziende, sia in termini di design che di funzionalità, addirittura accusando queste aziende di rubare brevetti e depositarli a proprio nome. Tuttavia, in passato Huawei è stata accusata di comportamenti simili in vari casi, tra cui quelli con Cisco, T-Mobile e Motorola, Fujitsu, Akhan Semiconductor, Imaginew, CNEX Labs e Sony.

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