Stilisticamente simile alla Action 3 (qui la recensione), ma profondamente migliorata in quasi tutte le sue funzionalità, DJI Osmo Action 4 è la nuova action camera del brand, che arriva praticamente in concomitanza con il nuovo drone Air 3.
Video in 4K a 120 fps, field of view di 155 gradi, stabilizzazione RockSteady e HorizonSteady, profilo colore D-Log M 10 bit e un’autonomia che può arrivare fino a 2 ore e mezzo: sono queste alcune delle caratteristiche di punta della nuova action camera di DJI. Un prodotto che, proprio per le sue caratteristiche, è diventato quasi perfetto non solo per chi pratica sport estremi, ma anche per chi vuole avere a disposizione un prodotto con cui realizzare vlog, sia per YouTube che per Instagram o Tiktok, grazie alla funzione di rotazione automatica.
Ma prima di iniziare con la recensione della DJI Osmo Action 4, una premessa: in basso troverete un Vlog realizzato in Corea in occasione del Samsung Unpacked. L’evento di presentazione del Samsung Galaxy Z Flip5 (qui la recensione), il Galaxy Fold5 (qui la recensione) ed il Galaxy Watch 6 (qui la recensione) in cui il brand ci ha portato a visitare la Samsung Digital City. Ebbene, l’intero video è stato realizzato con la nuova action camera di DJI, alla quale sono stati connessi i DJI Mic (qui la recensione). Vi consiglio di guardarlo, in modo da avere una reale prova sul campo del dispositivo.
Indice
Recensione DJI Osmo Action 4: è la action camera da battere
Unboxing
DJI Osmo Action 4 può essere acquistata singolarmente, o con il bundle Adventure Combo, che include – oltre alla action camera – diversi accessori.
In questo bundle è presente anche un frame protettivo per la fotocamera, un selfie stick che si estende fino a 1.5 metri, due protezioni per le lenti, un adattatore adesivo su cui fissare la action camera, due adattatori per collegare gli accessori ai supporti GoPro, tre batterie ed il relativo case di ricarica esterno che ne permetterà la ricarica contemporanea e che può essere utilizzato anche come power bank.
Design e materiali
Come detto, da un punto di vista esclusivamente estetico, ad un primo approccio la DJI Osmo Action 4 potrebbe sembrare praticamente identica al modello precedente. Il design modulare della Action 2 è stato totalmente abbandonato dal brand, e nel nuovo modello continua ad essere presente l’ottimo sistema aggancio magnetico agli accessori che non solo è estremamente comodo, ma che con la nuova generazione è diventato ancora più solido e sicuro.
DJI Osmo Action 4 è grande 70,5×44,2×32,8 mm e pesa 145 grammi: in tutta sostanza sia il peso che le dimensioni del dispositivo sono identici a quelli visti nella generazione precedente.
Non cambiano neppure gli schermi. Anche DJI Osmo Action 4 è dotata di due display (uno posteriore ed uno anteriore) che sono touch e che permettono di gestire tutte le funzionalità del dispositivo anche anteriormente, senza dover ruotare la fotocamera e utilizzare il più grande schermo posteriore.
La soluzione è comodissima, soprattutto quando la fotocamera è montata su un selfie stick o in posizioni difficili da raggiungere, e potrebbe risultare estremamente utile anche per i vlogger che utilizzano DJI Osmo Action 4 per riprendersi, proprio come ho fatto io per realizzare il vlog nella sede di Samsung in Corea. Lo schermo posteriore è da 2.25 pollici, mentre quello anteriore è da 1.4 pollici, proprio come nella Action 3.
Purtroppo però, qualora la si volesse utilizzare in verticale con il selfie stick, bisognerà utilizzare il frame aggiuntivo perché sul corpo della macchina non è presente l’attacco. Inoltre, utilizzandola con questo setup, non si potrebbero utilizzare microfoni esterni perché il posizionamento dell’aggancio è proprio in prossimità dell’USB-C. Peccato, perché è una limitazione piuttosto importante per chiunque voglia fare video verticali con i microfoni esterni.
Ottima l’idea di integrare nuovamente il copri-obiettivo sostituibile, anche nella Action 3, che a mio parere è un must nelle action camera pensate per gli sport d’azione: la sua forma ed il posizionamento rendono questo sistema particolarmente semplice da smontare, a differenza di quello integrato nella GoPro che è piuttosto scomodo da maneggiare.
Questa protezione è realizzata con un anello in metallo zigrinato in alluminio lungo il bordo, che è protetto da uno strato in gomma ed utilizza un vetro di buona qualità che non inficia sulla qualità dell’immagine. È un sistema che funziona? Sì. Poteva essere realizzato meglio? Probabilmente. Effettivamente, data la qualità costruttiva generale di tutta la fotocamera, avrei preferito che quelli di DJI avessero pensato ad un sistema di protezione realizzato in materiali più resistenti, piuttosto che in alluminio che (per forza di cose) è stato rivestito in gomma.
Infine, continua ad essere presente il sensore posizionato nella “O” della scritta anteriore “Action”. Si tratta di un piccolo sensore con il quale DJI Osmo Action 4 riesce a valutare il bilanciamento ottimale dell’immagine e che, come vedremo, ha dei risultati proprio niente male.
Caratteristiche tecniche
Ancora una volta, il fattore più piacevole della DJI Osmo Action 4 non è la scheda tecnica, ma l’intuitività di utilizzo. Anche perché, diciamolo, rispetto ad una GoPro 11 la nuova action camera di DJI riesce a registrare video con una risoluzione minore ma, credetemi, nell’uso di tutti i giorni non sono queste le caratteristiche che davvero contano quando si utilizza un prodotto del genere.
A livello di fluidità di sistema il brand è riuscito anche a migliorarsi rispetto alla Action 3: DJI Osmo Action 4 si accende in un istante, soprattutto quando si avvia la registrazione con la funzione SnapShot, seppure l’interfaccia grafica continui a portare con sé alcuni controsensi. Ma di questo ne parliamo dopo.
Il sensore della DJI Osmo Action 4 è da 1/1.3″, ampia apertura f/2.8 e dimensioni in pixel equivalenti a 2,4 μm, può effettuare riprese in 4K/120 fps e fornisce un FOV grandangolare di 155°. I video possono essere registrati in 16:9 oppure in 4:3 ed arrivano ad una risoluzione massima di 4k a 120 fps, mentre le foto vengono scattate a 12 megapixel.
Uno dei suoi punti di forza? Il field of view. Giusto per darvi un punto di riferimento, una GoPro con Max Lens aggiuntiva e stabilizzazione attiva, è in grado di arrivare ad un fow di 139 gradi. E la differenza è sostanziale.
Ad ogni modo, ecco tutte le modalità di registrazione video della DJI Osmo Action 4:
• 4K (4:3): 4096×3072 a 24/25/30/48/50/60 fps
• 4K (16:9): 3840×2160 a 100/120 fps
• 4K (16:9): 3840×2160 a 24/25/30/48/50/60 fps
• 2.7K (4:3): 2688×2016 a 24/25/30/48/50/60 fps
• 2.7K (16:9): 2688×1512 a 100/120 fps
• 2.7K (16:9): 2688×1512 a 24/25/30/48/50/60 fps
• 1080p (16:9): 1920×1080 a 100/120/200/240 fps
• 1080p (16:9): 1920×1080 a 24/25/30/48/50/60 fps
Continuano poi ad essere presenti tutte le modalità di stabilizzazione che abbiamo visto con la Action 3 che però, grazie anche al nuovo sensore, sono diventate più precise e con praticamente zero artefatti: il vlog in alto è stato realizzato totalmente con la modalità HorizonSteady, che trovo comodissima per contenuti di questo tipo.
Ecco tutte le modalità di stabilizzazione della DJI Osmo Action 4:
• RockSteady 3.0: elimina le vibrazioni in qualsiasi direzione;
• HorizonSteady: mantiene la linea dell’orizzonte fisse anche quando la camera ruota di 360°;
• HorizonBalacing: mantiene la linea dell’orizzonte con un’inclinazione massima di 45°.
Esperienza d’uso e qualità foto/video
Partiamo da un presupposto: il concetto stesso dal quale nasce DJI Osmo Action 4 la rende un dispositivo molto diverso dalle “tipiche” action camera. È certo un prodotto adatto a chi fa sport estremi che, sì, può essere immerso fino a 18 metri di profondità senza custodia, ma le sue caratteristiche, il sistema di fissaggio magnetico, il doppio schermo e la rotazione automatica la rendono perfetta anche per chiunque non abbia voglia di scalare l’Everest ma abbia la necessità di fare dei video più “normali”.
Va detto però, che la utilizzerei perlopiù per i video ed un po’ meno per le fotografie. Sia chiaro, al netto della risoluzione che effettivamente è più ridotta rispetto a quella che troviamo nella GoPro, gli scatti realizzati in condizioni di buona luminosità sono di buona qualità, ma non eccellono in quanto a gestione dell’intervallo dinamico.
Si fa sentire però la presenza del sensore di temperatura, che soprattutto in ambienti complessi riesce a produrre immagini perfettamente naturali, molto più di quelle di GoPro, e piacevolmente bilanciate in tutte le varie zone di inquadratura.
Il nuovo sensore, poi, ha (quasi) risolto anche il problema delle fotografie notturne: è più grande, riesce a catturare più luce, e di conseguenza se nella generazione precedente era necessario fissare la fotocamera ad un supporto immobile, con la DJI Osmo Action 4 è ora possibile scattare immagini piacevoli anche a mano libera. Ma c’è ancora del lavoro da fare, soprattutto per la gestione degli ISO.
Le cose però cambiano totalmente quando si inizia a registrare i video, modalità in cui DJI Osmo Action 4 inizia a cacciare davvero i muscoli. Rispetto alla generazione precedente il brand ha migliorato profondamente la gestione della gamma dinamica e, anche qui, il sensore di temperatura anteriore riesce a far sì che vengano prodotte immagini profondamente naturali, anche in condizioni di inquadratura difficili.
RockSteday è davvero un ottimo sistema di stabilizzazione, e mi ha sorpreso profondamente: nonostante i miei (vani) tentativi di mettere in difficoltà la fotocamera, in realtà i video sono sempre stabili e fluidi. Sotto questo punto di vista il brand ha fatto un ottimo lavoro.
Infine, un piccolo appunto ai microfoni integrati, da sempre punto debole da sempre sulle action cam: nella DJI Osmo Action 4 il brand è migliorato tantissimo sotto questo punto di vista, e per quanto riguarda la qualità audio la sua action camera è qualitativamente migliore se paragonata a praticamente tutti i suoi competitor. C’è da dire però, che se si vuole un audio veramente “pulito” sarà necessario comunque utilizzare un microfono esterno: poco male, perché con i DJI Mic la Osmo Action 4 funziona una meraviglia.
Ciò che non mi fa proprio impazzire è il menu di sistema. È ben tradotto anche in italiano e si gestisce tramite gesti, ma a mio parere è ancora un po’ confusionario e poco immediato. Per raggiungere alcune particolari sezioni del menu, ci vogliono ancora troppi passaggi che spesso sono poco chiari.
Alcune funzionalità avanzate, come il controllo manuale delle impostazioni di scatto, sono nascoste in alcuni sotto-menu che non vengono chiaramente indicati dall’interfaccia grafica e sono convinto che le persone meno esperte potrebbero avere delle difficoltà a riuscire ad accedere a tutte le funzionalità
Autonomia della batteria e ricarica
Ma uno dei più grandi passi in avanti DJI Osmo Action 4 riguarda la batteria ed il sistema di ricarica. Prima però una premessa: nonostante il brand garantisca circa 2 ore e mezzo di autonomia, nella mia esperienza coreana sono riuscito ad arrivare a poco meno di 2 ore di utilizzo, registrando video in 4K a 60 fps. Ma nonostante l’autonomia sia risultata inferiore rispetto a quanto dichiarato dal brand, ne sono stato particolarmente colpito. Vi spiego il perché.
Soprattutto nelle action camera, l’autonomia della batteria dipende da un fattore che in molti non prendono in considerazione: il surriscaldamento. Le scocche piccole, il poco spazio per la dissipazione ed il posizionamento delle batterie stesse tendono a rendere complessa la gestione delle temperature, e ad alte temperature l’autonomia scende.
Capirete quindi che con i 32 gradi di temperatura, con un’umidità prossima al 100%, l’autonomia della DJI Osmo Action 4 non si è poi dimostrata così male, anzi.
C’è da dire però che nonostante rispetto alla generazione precedente siano stati fatti passi da gigante, il problema del surriscaldamento non è stato proprio del tutto risolto neppure con la DJI Osmo Action 4, ma non è più un fattore invalidante nell’utilizzo della fotocamera.
Ottimo, davvero ottimo, il caricabatterie multiplo presente nel bundle che abbiamo ricevuto in prova: oltre alla possibilità di ricaricare contemporaneamente tre batterie, integra anche degli slot in cui mettere le proprie microSD e può essere utilizzato come powerbank d’emergenza e ricaricare smartphone e tablet. Comodissimo.
Fantastico poi il sistema di ricarica rapida: grazie al quick charge per ricaricare una batteria fino all’80% basteranno 18 minuti. Il che vi garantirà almeno 90 minuti di riprese.
Prezzo di vendita e considerazioni
La nuova action cam Osmo Action 4 è disponibile per l’acquisto sullo store ufficiale e presso i rivenditori autorizzati (tra cui Amazon, trovate il link qui sotto). La versione Standard Combo costa 429€ e include Osmo Action 4, una Batteria Extreme, la Cornice di protezione orizzontale-verticale, il Supporto per adattatore a sgancio rapido, la Base adesiva ricurva, una vite di bloccaggio, un cavo PD da tipo C a tipo C, un paraluce e un tappetino antiscivolo. La versione Adventure Combo costa 529€ e include l’action cam e tanti altri accessori tra cui 3 Batterie Extreme, un mini Supporto per adattatore a sgancio rapido, una Base adesiva ricurva, 2 viti di bloccaggio, un manico telescopico da 1,5 m e non solo.
Chi dovrebbe acquistarla? Chiunque. Le sue caratteristiche non la rendono un prodotto adatto solo a chi fa sport estremi, anzi, è particolarmente adatta ai content creator che hanno la necessità di fare Vlog in orizzontale o in verticale.
Ha dei punti deboli, è vero, ma è un perfetto dispositivo “punta e clicca”, che sì, ha meno funzioni e caratteristiche tecniche inferiori alla GoPro, ma a mio parere ha più “sostanza”: ciò che fa lo fa davvero bene, ed è adatta a praticamente tutte le persone, anche quelle meno esperte.
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