Baidu, il colosso cinese dei motori di ricerca, non gode di grande notorietà in Occidente, ma è una presenza di alto profilo e rilievo nella sua patria d’origine. La società ha costruito la sua reputazione sulla fornitura di servizi di ricerca e informazioni online, guadagnandosi il soprannome di “Google cinese“. Sebbene le restrizioni governative sulla libertà di accesso a Internet e la censura dei contenuti le abbiano impedito di espandersi al di fuori della Cina, all’interno del paese rappresenta un’importante innovatrice tecnologica. Ed è quasi strano che finora non abbia sfruttato il suo know-how per introdursi nel mercato degli smartphone, ma a quanto pare potrebbe farlo a brevissimo.
Baidu sta per presentare al pubblico il suo primo smartphone
Lo riporta Bloomberg, secondo cui Baidu starebbe per aggiungere lo smartphone alla categoria di prodotti che compongono un catalogo il cui scopo principale è quello di diffondere i suoi servizi web. Ad occuparsene sarebbe la divisione Xiaodu, similare a quella Alexa di Amazon, e la presentazione dovrebbe avvenire durante la prossima settimana. E visto che si parla di “Google cinese”, potrebbe non essere una coincidenza che proprio in questi giorni si terrà il Google I/O 2023, evento che vedrà la presentazione di prodotti quali Pixel 7a, Pixel Fold, Pixel Tablet, Pixel Watch 2 e ovviamente Android 14, oltre a qualche informazioni sulla futura serie Pixel 8.
Ma se sui prodotti Google sappiamo praticamente tutto, sul primo smartphone Baidu non ci sono molte informazioni, se non che sarà un vettore per i suoi servizi. In primis Ernie Bot, praticamente il ChatGPT cinese: un tipo di piattaforme, quelle delle IA generative, che sta progressivamente prendendo piede sugli smartphone. Lo abbiamo visto con Microsoft, che ha speso decine di miliardi nell’integrazione delle tecnologie di OpenAI all’interno di Bing, al punto che Samsung sta valutando di sostituirlo al motore di ricerca di Google.
Il debutto nel mercato mobile da parte di Baidu sarebbe di per sé una notizia importante per il settore, visto che si tratta di una delle ultime grosse compagnie tech che non vi si è mai cimentata. Tuttavia, secondo analisti come Shawn Yang di Blue Lotus Capital Advisors, “Baidu non starebbe andando fino in fondo nel settore degli smartphone, è difficile avere un impatto solo dal punto di vista del software“. Soprattutto in Cina, le vendite non stanno sorridendo né ai produttori locali come le varie Xiaomi, OPPO e vivo (e relativi sub-brand) né a quelli stranieri come Apple e Samsung.
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