Se avete letto le recenti notizie, allora saprete che è stato presentato ufficialmente Redmi Note 12 Pro 4G, l’ultima aggiunta alla già nutrita famiglia Note 12; era già successo con la precedente serie Note 11, talmente popolosa da avervi fatto un riepilogo per aiutarvi a capire meglio. Sull’argomento mi sono già esposto più volte in maniera critica nei confronti di Xiaomi, sia per la confusione attorno ai nomi dei suoi smartphone che alla cattiva gestione degli aggiornamenti. Purtroppo, anche quest’oggi sono qui per tornare sulla questione e parlare di uno smartphone a cui è veramente difficile trovare un senso.
Redmi Note 12 Pro 4G è stato introdotto sul mercato, ma ce n’era davvero bisogno?
Il lancio di Redmi Note 12 Pro 4G in Indonesia è accompagnato dallo slogan “Jawara Tanpa Batas“, che si traduce in “Campione Senza Limiti“: lungi da me fare le pulci a una mera frase commerciale, ma state per capire perché uno slogan del genere faccia specie se affiancato a un prodotto del genere. Redmi Note 12 Pro 4G ha un display AMOLED da 6,67″ Full HD+ a 120 Hz, SoC Snapdragon 732G, una batteria da 5.000 mAh e una fotocamera da 108 MP: le stesse specifiche tecniche di Redmi Note 10 Pro, lanciato sul mercato 2 anni fa. Le uniche differenze sono l’estetica meno tondeggiante e più spigolosa, la ricarica che sale da 33W a 67W e l’aggiunta del supporto Dolby Vision, ma anche l’assenza di NFC.
Che Xiaomi sia solita proporre rebrand su rebrand non lo scopriamo certo oggi, ma è comunque una scelta bizzarra scegliere un modello così datato da riportare sugli scaffali. Tuttavia, non è questo il vero problema: se già l’hardware è discutibile, la situazione peggiora ulteriormente col software, perché Redmi Note 12 Pro 4G esce dalla confezione con MIUI 13 e Android 11. Avete letto bene: uno smartphone venduto nel 2023 che ha pre-installata un sistema operativo vecchio di oltre due anni, quando già si parla di Android 14.
Anche in questo caso, non scopriamo oggi che Xiaomi abbia il brutto vizio di presentare smartphone indietro di una versione Android, come nel caso di alcuni modelli della serie Note 12 ancora basati su Android 12 anziché Android 13. Ma secondo la mia memoria, è la prima volta che Xiaomi va addirittura indietro di due versioni: e considerata la sua politica degli aggiornamenti, parliamo di un telefono del 2023 che rischia di ricevere la versione 2023 di Android quando ci saranno già smartphone con Android 14. Aggiungiamoci anche che Redmi Note 10 Pro è in vendita da due anni e che in Europa ha già ricevuto la MIUI 14 con Android 13.
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