OpenAI ha aggiornato in queste ore ChatGPT introducendo nuovi controlli per la privacy e la gestione dei dati raccolti per l’addestramento dell’intelligenza artificiale. Dopo il blocco in Italia avanzato dal Garante della Privacy, l’azienda statunitense è dovuta correre ai ripari prima che anche altri paesi potessero avanzare le stesse imposizioni.
Si avvicina il ritorno di ChatGPT in Italia: ecco i nuovi controlli per la privacy
A partire da oggi, gli utenti di ChatGPT possono disattivare la cronologia delle chat con l’intelligenza artificiale, direttamente dalle impostazioni del servizio. Quando la cronologia è disattivata, le conversazioni con ChatGPT non potranno essere utilizzate per addestrare e migliorare il modello di linguaggio, oltre a non apparire nella sidebar del bot.
Con la cronologia disattivata, le chat verranno salvate per 30 giorni e consultate da OpenAI soltanto in caso di possibili abusi, prima di essere eliminate in modo permanente. Le impostazioni possono essere facilmente modificate, attivate e disattivate dall’utente, con i cambiamenti che avverranno istantaneamente.
Questo è il primo passo verso l’adeguamento alle richieste del Garante della Privacy, nonché verso il ritorno ufficiale in Italia di ChatGPT. Il blocco, avvenuto lo scorso 1 aprile, ha tagliato fuori gli utenti del nostro paese dal servizio, costringendoli ad utilizzare servizi di terze parti o VPN per accedervi nuovamente.
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